Monumento a Snoopy con qualche interrogativo
5 Febbraio 2018
(Tonia Llantes) Livorno, 5 febbraio. Il mito del paradiso Terrestre affascina e affascinerà sempre il genere umano, dove Adamo ed Eva vivevano felici ed in perfetta armonia insieme a tutti gli animali della terra. Togliendo il mito, questa visione e condizione di vita dovrebbe essere il sogno di tutti gli esseri umani, senza distinzione di razza o di religione. Certo, crediamo sia la somma aspirazione degli animalisti, ma non solo loro, anche di coloro che nutrono rispetto per entrambi gli appartenenti al regno animale di aristotelica memoria. Dedicare delle statue a degli animali, dunque, è un atto di amore verso gli animali che hanno dato prova di dedizione all’uomo senza se e senza ma. Celebre è quella dedicata a Balto, al Central Park di New York, la cui storia ha dato spunto per un film d’animazione uscito nel 1995 e che ha emozionato adulti e bambini. Ricordate la ” corsa del siero”? È una storia veramente accaduta. Siamo nel 1925 e a Nome, citta’ fondata nel 1901 in Alaska, scoppio’ un’epidemia di difterite. Per rifornirsi dell’antidoto, fu organizzata una corsa con le slitte che percorsero 674 miglia in 127 ore ad una temperatura di circa -40 . Grazie a questa impresa eroica di uomini e cani slitta l’epidemia fu debellata. A riconoscenza dell’aiuto prezioso ed insostituibile dei cani slitta, gli uomini dedicarono una statua al capo branco, a Balto, appunto. Ai bambini, però, non è stato fatto sapere che nella realtà Balto, dopo l’impresa, fu venduto ad un uomo malvagio che lo teneva in catene, in pessime condizioni igieniche e sanitarie e costretto ad esibirsi nei locali.
Lo riscatterà, ormai cieco, sordo e artritico, George Kimblè, organizzando una colletta attraverso la radio e nelle scuole raccogliendo i 2000 dollari necessari. Morirà poco tempo dopo nello zoo di Cleveland, negli USA. E Camilla, la border collie che aiutò i vigili del fuoco a ritrovare decine di persone nel terremoto di Amatrice? Anche a lei è stata dedicata una statua proprio nella cittadina che l’ha vista protagonista. La canina, fedele al suo compito, è morta durante una missione di soccorso in Liguria , avvolta dalle fiamme in un incendio. Esempi di disinteressata fedeltà all’uomo e che gli uomini riconoscenti hanno voluto ricordare a futura memoria. E Snoopy, il cane ucciso a Livorno con una fucilata? Non ha contribuito ad alcuna operazione eroica a difesa del genere umano, ma una parte di livornesi ha voluto lo stesso omaggiarlo facendolo assurgere a simbolo contro tutte le manifestazioni l’intolleranza verso gli esseri viventi, animali compresi. Un omaggio di sapore elettorale o un passo in più verso il giardino dell’Eden?
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