I candidati livornesi si raccontano, tutti insieme sui problemi della città (1)
16 Febbraio 2018
(Massimo Masiero) Livorno 16 febbraio – Tutti insieme più o meno appassionatamente al centro culturale di via delle Galere. Sono i candidati livornesi alle elezioni del 4 marzo, che hanno illustrato i programmi dei loro partiti su iniziativa del Mlc (Movimento Cristiano Lavoratori), delle Acli (Associazioni Cristiani Lavoratori Italiani), promosso dalla Diocesi e dal vescovo Simone Giusti, che ha voluto puntualizzare le loro posizioni in un momento significativo per la città. Si sono dati appuntamento nel salone del centro culturale di via delle Galere, dove gli attivisti dei sette gruppi politici erano in netta maggioranza rispetto ai pochi cittadini, Avevano pochi minuti a disposizione e dovevano dedicare un particolare riferimento ai problemi locali su dieci argomenti proposti, dopo regolare sorteggio, introdotti da Nicola Sangiacomo, direttore della pastorale sociale e del lavoro della diocesi, e conclusi da Giancamillo Palmerini, Mcl. Più guidati, che moderati per l’assoluta correttezza dimostrata, da Luigi Vicinanza, direttore de Il Tirreno. La speranza comunque a conclusione è che Livorno possa esprimere la più ampia rappresentanza al Parlamento affinchè i problemi del territorio possano trovare una soluzione nella prossima legislatura, che si presenta difficile e che lo spirito di corpo e di appartanenza alla propria terra possa supplire alla mancanza di collaborazione che non si è fatta certamente mancare in questi ultimi anni, anche quando sarebbe stato possibile trattare insieme il miglioramento della città e del suo territorio. E lo dimostra la scarsa e distratta partecipazione dei cittadini agli eventi politici delle ultime settimane, ad eccezione di qualche reazione esasperata e di curiosità dei politici più in vetrina sui media nazionali.
I temi affrontati da Andrea Romano, Pd; Giulio La Rosa, M5S; Fabrizio Pucci, Liberi e Uguali; Valentina Barale, Potere al Popolo; Fabrizio Delle Piane, Popolo della Famiglia; Paolo Barabino, Forza Italia; Lorenzo Gasperini, Lega sono stati lavoro, porto, casa, famiglie, giovani, burocrazia, trasporti, scuola università, turismo e sport, sanità.
Le sintesi in poche righe di Andrea Romano e Valentina Barale. Seguiranno gli altri.
Andrea Romano. Lavoro: Livorno finora penalizzata da chi ha governato la città perché contrario alla Darsena Europa, deve aprirsi alla Toscana, ha enormi potenzialità da sfruttare con l’accordo di programma si aprono nuove prospettive. Per la casa finanziamenti nazionali all’edilizia residenziale per rilancio politica del settore. Per le famiglie, dopo i diritti civili, sostegno ai consumi con 80 euro e altrettanti per i bambini in minore età, oltre 340 euro mensili a sostegno familiare. Per i giovani mantenere quanto ottenuto, certezze sull’impiego, sgravi fiscali. La sanità a Livorno ferma nella struttura esistente. Occorre un nuovo ospedale. Il Comune mantiene l’attuale struttura. La Regione ha chiesto contatti e ha finanziamenti pronti, 500 milioni. L’eccessiva burocrazia ostacola lo sviluppo, ma il referendum del 4 dicembre l’avrebbe snellita. Il Pd l’ha perso e i risultati si stanno vedendo. Il fisco è stato semplificato dal governo: oltre due milioni di cittadini hanno utilizzato il modello precompilato per la dichiarazione dei redditi. Sui trasporti occorre maggiore snellezza verso il sud e occorre eliminare il balzello autostradale su Rosignano. Nella scuola libertà di scelta, tra pubblico e privato, ricordando che oltre centomila docenti sono stati assunti a tempo indeterminato con il governo dem. Sul turismo c’è un piano del governo per l’accesso ai fondi statali con progetti ben definiti presentati dalle Amministrazioni Locali. Anche Livorno può accedervi se ha progetti. L’ippodromo Caprilli è chiuso perché il Comune non ha trovato una soluzione. La città deve aprirsi all’esterno.
Valentina Barale. Più lavoro ai giovani, certezza sul loro futuro. Riduzione della spesa pubblica. Nuovi strumenti con finanziamenti anche dall’Unione Europea. Sviluppo della ricerca e dei centri tecnologici, collegamento alla città di Pisa. Utilizzare l’ambiente come risorsa. Porto e città devono essere collegati. La gestione dell’edilizia residenziale in città è un problema scottante. Tanti immobili vuoti di fondi finanziari e di banche da utilizzare per alleggerire la pressione dell’emergenza abitativa. Costruire nuovi alloggi popolari. Per le famiglie migliori relazioni sociali. Favorevole alle adozioni di figli alle coppie omosessuali. La scuola italiana, pubblica e laica, deve essere più al passo con le altre dei paesi europei, altrimenti si corre il rischio di creare giovani lavoratori senza qualità. La vicinanza dei centri universitari di Pisa rende inutile la creazione di facoltà a Livorno, dove c’è già un polo universitario importante. La sanità pone limiti all’accesso alle cure per le famiglie in difficoltà economiche, che finiscono per rinunciarvi, quindi più finanziamenti e snellimento delle pratiche burocratiche, ovunque, per più efficienza nella pubblica amministrazione, già abbastanza tutelata. Il trasporto sul territorio è collegato all’ambiente da non alterare. La viabilità deve essere in sicurezza. Da abolire il balzello al casello autostradale di Rosignano, oggetto di tante critiche. Il turismo deve essere anche un volano di sviluppo per la città, ma è anche importante favorire l’accesso dei bambini agli impianti sportivi con agevolazioni e maggiori opportunità. Il gruppo politico da fine novembre combatte la povertà, non i poveri e promuove la convivenza per valorizzare tutti insieme il territorio. (Nella foto da sin. Fabrizio Delle Piane, Andrea Romano, Giancamillo Palmerini,Giulio La Rosa, monsignor Simone Giusti, Fabrizio Pucci, Valentina Barale, Paolo Barabino, Silvia Velo) masierolivorno@gmail.com
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