Il Silp Cgil prende posizione: “Aprire il porto di Livorno alle navi bloccate”
2 Gennaio 2019
Livorno, 2 gennaio 2019 – “Il direttivo provinciale del Silp Cgil di Livorno si associa alle organizzazioni firmatarie dell’appello teso a mettere in salvo le vite di bambini, donne, uomini che si trovano sulle navi Sea Watch e Sea Eye, bloccate in mezzo al mare dagli scarichi di responsabilità di governi, enti locali e autorità varie. Come lavoratrici e lavoratori della sicurezza il nostro primo compito è difendere la legalità. La legge deve essere rispettata; la prima legge da rispettare è quella della solidarietà tra esseri umani. La vita innanzitutto”.
Così si legge in una nota del Silp Cgil, il sindacato dei lavoratori di Polizia iscritti alla Cgil, che sono intervenuti sul caso delle navi con profughi e migranti a bordo che sono bloccate senza che nessun Paese si sia dichiarato, al momento, disposto ad accoglierle.
Prosegue la nota del Silp: “Il rispetto della legalità sul territorio italiano non può partire da una pregiudiziale e assurda ‘esclusione preventiva’ nei confronti di persone che, fino a prova contraria, non hanno commesso alcun reato ma che hanno invece bisogno di essere soccorse e salvate. Invece degli slogan e proclami governativi tanto ridicoli quanto gravi e pericolosi, sarebbe meglio che noi, che lavoriamo nel settore, fossimo messi davvero nelle condizioni organizzative, di organico ed economiche, di contrastare concretamente la criminalità esistente. Non si risolve il “problema sicurezza” lasciando “preventivamente” in mare esseri umani innocenti. Ferme restando le responsabilità politiche e gestionali passate e presenti, in questo momento si tratta semplicemente di prestare soccorso a chi vede la propria vita in pericolo. La vita non ha colori politici”.
La nota è firmata dal direttivo provinciale del sindacato Silp Cgil di Livorno.
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