Bioraffineria, appello della Sinistra per incidere sulle decisioni che saranno prese
12 Agosto 2019
Stagno, 12 agosto 2019 – Un appello indirizzato a tutte le associazioni, comitati, forze politiche, affinché insieme si possa incidere in modo determinante sulle decisioni che saranno prese riguardo il progetto della bioraffineria Eni di Stagno. A lanciarlo è la Sinistra per Collesalvetti, che spiega i motivi in una nota firmata da Luca Chiappe.
“E’ di giorni fa la notizia secondo la quale i sindaci di Collesalvetti e Livorno, unitamente al presidente della regione Toscana, Rossi, metteranno all’attenzione del ministro dell’Ambiente la questione del sito di interesse nazionale Sin dell’area Livornese, per avviare la bonifica delle aree di Livorno e Collesalvetti e restituirle alla piena fruibilità della comunità locale”, si legge nel comunicato pervenuto alla redazione di Costa Ovest.
“Nei nostri precedenti documenti abbiamo sempre sostenuto che questo deve essere il primo passo per una riduzione dei fattori inquinanti e l’occasione per un vero e proprio sviluppo sostenibile. Abbiamo dal primo giorno invitato tutte le istituzioni a valutare i dati del quinto Rapporto Sentieri, affermando il loro valore fondamentale nell’indirizzare i processi decisionali sulla bioraffineria e del suo impatto su una zona disastrata dal punto di vista ambientale. La Rete Zero Waste Italy e il coordinamento provinciale di Livorno del quale fanno parte molte associazioni ambientalisriche del nostro territorio, hanno appoggiato e rese degne di pubblicazione sul forum nazionale Salviamo il Paesaggio le nostre argomentazioni, opponendosi decisamente alla proposta di Eni e regione Toscana con concetti chiari e condivisibili. No alla concezione di un mega impianto a servizio di un’intera regione e forse non solo, potenzialmente capace di paralizzare la gestione dei rifiuti su tutto il territorio”, continua la nota. “Gravi sono certe decisioni che prevedono di liberare un’area della Toscana dal problema dei rifiuti e scaricare tutto su una zona, peraltro da bonificare come sollecitato dai Sindaci e dal Presidente della Regione, con i territori e le comunità che sarebbero chiamate a ulteriori sacrifici. Una gestione virtuosa deve invece passare necessariamente per impianti a filiera corta in ogni area, con trattamenti a freddo delle frazioni umide e secche e non raffinerie che distruggono materie di scarto invece di usarle. Dal momento che è sempre più di attualità sentir parlare di politiche ambientali, economia circolare e rifiuti zero, e tutto senza dubbio condivisibile, ci auspichiamo che ogni forza politica, comitato, associazione, si esponga sulla vicenda della bioraffineria, pubblicamente su ogni organo di stampa, per ribadire come tale progetto mal si concilia con tutti i concetti sopra esposti. Solo facendo fronte unito, al di là delle diverse ideologie, si potrà incidere profondamente su scelte che saranno prese a breve”.
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