Settecento anni senza Dante, ecco l’omaggio dei club Unesco di Livorno e Pisa
28 Maggio 2021
(Angela Simini) Pisa, 28 maggio 2021 – Nonostante la pandemia e le difficoltà che ne conseguono, non si sono arrestati i ricordi e gli omaggi che le istituzioni pubbliche e religiose, i mass media, il mondo dello spettacolo, i Club hanno dedicato a Dante Alighieri in occasione dei Settecento anni dalla sua scomparsa, appunto il 2021 dichiarato per questo l’Anno di Dante. Nel susseguirsi di iniziative, fiorite in tutta Italia, ricordiamo che la Piazza del Duomo di Pisa, grazie al complesso monumentale che vi sorge, fu dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1978, per cui i Club per l’Unesco di Livorno e di Pisa hanno promosso un cammino culturale nei luoghi che, a Pisa, evocano personaggi e tematiche dantesche. La scelta delle due presidenti Rossella Chelini per il club di Livorno e di Annunziata Campa per quello di Pisa è caduta sul complesso monumentale della Piazza dei Miracoli e sulla Torre del Conte Ugolino della Gherardesca in Piazza dei Cavalieri che, per la loro peculiarità, consentono confronti e approfondimenti dei periodi e dei personaggi storici in esame, ma soprattutto focalizzano l’attenzione sul genio italiano che ha fatto della sua arte, del sentimento della politica, dell’amore per la sua città un unico centro della sua esistenza.
Il Camposanto offre gli affreschi di Buonamico di Buffalmacco : Trionfo della Morte, Inferno, Giudizio Universale e la Cosmografia teologica di Piero di Puccio, nei quali risalta evidente e impressionante l’intreccio fra l’arte medievale e la visione del mondo storico-allegorica nonché didascalico-morale al tempo di Dante. Tappa successiva è stata la Cattedrale dove l’interesse si è concentrato sulla Tomba di Arrigo VII (opera di Tino di Camaino), conte di Lussemburgo e Imperatore del Sacro Romano Impero, venuto a Pisa con l’intento di mettere pace tra le fazioni avverse dei Guelfi e dei Ghibellini: personaggio sul quale si affissero le speranze di Dante Alighieri per la realizzazione della monarchia universale e figura chiave che costituiva per il poeta l’ultima possibilità di tornare nella sua città (Epistola ad Arrigo VII e canto XXX° Paradiso), speranze rimaste tali per la morte prematura morte del giovane imperatore. I reperti del sarcofago di Arrigo VII sono esposti nel Museo dell’Opera del Duomo: un drappo lungo tre metri, rara testimonianza della produzione di stoffe seriche, lo scettro, la corona e il globo. Immancabile una sosta in Piazza dei Cavalieri di fronte alla Torre del Conte Ugolino della Gherardesca, che fu chiamata “Torre della Fame, a seguito della terribile morte cui andarono incontro il conte con i suoi figli. Tragedia questa che ha ispirato a Dante uno dei canti più impressionanti e toccanti , il XXXIII°, dove figura anche la violenta invettiva contro Pisa.
Il percorso vuole dare un segnale forte dell’impegno che i due Club hanno assunto nel contribuire a diffondere e a valorizzare il Patrimonio storico-artistico e culturale del nostro Paese, in quanto bene destinato alla fruizione collettiva, tanto più in questo particolare momento critico, in cui si spera in una ripresa di tutte le attività del nostro Paese.
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