Oltre tremila chili di cocaina distrutti all’inceneritore del Picchianti, erano stati sequestrati a febbraio
12 Giugno 2021
(Tony Faini) Livorno, 12 giugno 2021 – Gli oltre tremila chili di cocaina, esattamente 3300 chilogrammi, che furono sequestrati al porto di Livorno lo scorso 24 febbraio, sono stati distrutti l’altro ieri attraverso l’incenerimento nelle aree dl termovalorizzatore del Picchianti. La notizia è stata resa nota soltanto oggi, sabato 12 giugno, dalla compagnia dei Carabinieri di Livorno.
L’ingente quantità di “polvere bianca”, destinata al mercato spagnolo, era stata spedita dai Narcos colombiani e dopo aver fatto una tappa intermedia a Livorno, dove doveva essere trasbordata da una nave all’altra, doveva giungere a Marsiglia e da qui via terra in Andalusia.
Quel giorno di febbraio, su ordine della direzione distrettuale Antimafia di Firenze, autorizzati dall’Autorità giudiziaria, Polizia e Carabinieri fecero irruzione su una portacontainer appartenente alla marineria delle Marshall, che ufficialmente trasportava un carico di purea di banane, ma che all’interno di essa nascondeva l’ingente carico di cocaina purissima. Immediato fu il sequestro della droga.
L’operazione, tuttavia, non si esaurì con il sequestro, ma in accordo tra la Polizia italiana e quella francese venne messa in atto la cosiddetta “consegna controllata”, ossia una delicata operazione antidroga che, attraverso la sostituzione della sostanza stupefacente con la farina, ha consentito alla Polizia francese, una volta che il carico è arrivato nel porto marsigliese, di colpire duramente l’organizzazione criminale.
Nel frattempo, dopo aver completato le analisi ed aver trovato conferma dell’eccezionale grado di purezza della sostanza, il comando provinciale di Livorno dei Carabinieri ha organizzato l’operazione di distruzione della cocaina, avvenuta non all’interno bensì all’esterno del termovalorizzatore di via dell’Artigianato, data l’ingente quantità di droga allo stato puro.
Per il trasporto della cocaina, avvenuto giovedì scorso in pieno giorno, sono stati impiegati oltre trenta militari dell’Arma e due mezzi blindati, in particolare carabinieri motociclisti e una pattuglia della sezione Radiomobile di Livorno, con il supporto di personale altamente specializzato, sempre dell’Arma dei Carabinieri, giunto appositamente da Pisa. All’operazione di scorta hanno partecipato anche agenti della Polizia municipale.
Il presidio dei Carabinieri e della Municipale è durato per tutta l’operazione di distruzione degli stupefacenti, che rappresenta, come hanno fatto osservare i Carabinieri, un’ulteriore tappa delle indagini e delle operazioni antidroga in Italia e in Europa. Gli oltre tremila chili di cocaina sono stati distrutti integralmente.
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