Livornese fa scoprire una rete pornopedofila internazionale
14 Novembre 2016
Firenze – novembre. E’ stato un livornese cinquantenne, che stava scaricando brani jazz attraverso un programma di file sharing, ha visto apparire sul computer video porno e ha segnalato il fatto alle autorità competenti, a far scattare l’operazione antipedofilia, che ha portato all’arresto di cinque persone italiane da parte della Polizia postale di Firenze per detenzione di immagini e video pedopornografici, che ritraevano minori anche sotto ai dieci anni. Altre trenta persone sono state indagate e altre 16 denunciate. L’indagine, lunga e laboriosa, è stata coordinata dalla Procura fiorentina. Il procuratore capo Giuseppe Creazzo, ha illustrato i dettagli che hanno portato alla scoperta di oltre diecimila immagini, scaricate da 44 italiani e da altre 120 persone tra Europa, Stati Uniti e America Latina. Cinque le persone arrestate, quattro incensurati e sconosciuti alle forse dell’ordine, a seguito di perquisizioni a domicilio, dove è stato trovato materiale compromettente, a Arezzo, Roma, Ferrara. Brescia e Venezia. Appartengono a tutti i ceti sociali tra i 30 e i 50 anni, anche quattro pensionati. Le perquisizioni sono state effettuate in Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia. Il questore di Firenze, Alberto Intini ha sottolineato che la Polizia postale ha potuto operare sotto copertura e con falsi profili utilizzando la legislazione vigente, L’operazione era nata nel settembre 2015 su segnalazione dell’Europol e della polizia belga, proseguita nelle lunghe indagini dalla Polizia italiana
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