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28 Ottobre 2024

Maura Del Pero con il Leone d'Argento (foto fornita da Nesti)

Vermiglio rappresenterà l’Italia agli Oscar


(Donatella Nesti) Livorno, 22 ottobre 2024 – Vermiglio, l’opera seconda di Maura Delpero già vincitrice del Leone d’argento all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, è il film scelto per concorrere per l’Italia alle nomination per gli Oscar 2025. Il film è una coproduzione Italia, Francia, Belgio, prodotto da Cinedora, Charades, Versus Production, ed ha ricevuto dalla DGCA-MiC contributi selettivi per sviluppo (2022) e produzione (2023) per un totale di 255mila euro e un contributo per la produzione da bando Italia-Francia 2022 del valore di 90mila euro.

A decretare la scelta di Vermiglio il Comitato di selezione istituito presso l’Anica. Quindi Vermiglio concorrerà per la shortlist che includerà i 15 migliori film internazionali selezionati dall’Academy® e che sarà resa nota 17 dicembre 2024.

L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 17 gennaio 2025, mentre la cerimonia di consegna dei premi Oscar si terrà a Los Angeles il 2 marzo 2025.

Ambientato tra il 1944 e il 1945, il film segue la storia di tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia, nell’ultimo anno del conflitto mondiale. Oltre a Vermiglio – da cui il titolo del film –, Carciato, frazione di Dimaro-Folgarida, Comasine, frazione di Peio, tutte in Trentino e i paesaggi boschivi della Bassa Atesina in Alto Adige sono i luoghi in cui è stato girato il film capaci di restituire un’atmosfera suggestiva e senza tempo. Delpero ha scelto di ambientare alcune scene della seconda parte del film nel Convento di San Floriano, a Laghetti, vicino al comune di Egna, ai piedi del Monte Madrutta. Nel folto del bosco, lontano dai centri abitati, questo edificio romanico del XIII secolo anche chiamato Klösterle, che un tempo accoglieva i pellegrini in viaggio per Roma, appare davvero come un luogo incantato.

Il film è già distribuito nelle sale toscane e merita la visione perché è un film coraggioso che ci riporta indietro nel tempo quando le comunità delle valli vivevano una vita difficile ma anche gioiosa condividendo eventi a contatto con una natura non sempre amica ma accettata, dove anche il rapporto uomo-donna poteva prendere soluzioni impreviste e i bambini mal vestiti e senza giochi si divertivano comunque e venivano abituati ad imparare dagli adulti. Distribuito da Lucky-Red il film sta facendo il giro dei Festival, per molti ricorda ‘L’albero degli zoccoli’ di Olmi ma nessuna nostalgia dichiara la regista, ma una indimenticabile e sempre viva memoria delle nostre radici. La regista ha ricevuto i complimenti sinceri di Sorrentino l’altro concorrente all’Oscar con il film Parthenope.

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