Alimentazione animale, Gonzaga: “Facciamoli vivere al meglio delle loro possibilità”
4 Aprile 2022
(Angela Simini) Livorno, 4 aprile 2022 – A noi umani non piace per niente essere considerati vecchi e ammalati non appena superata la soglia degli ‘Anta, soprattutto quando abbiamo ancora tanto da dare a tutti coloro che ci circondano. Un tempo – sicuramente più che oggi – ci rivolgevamo alle terme, a istituti di bellezza, ma soprattutto ad una alimentazione sana e correttamente bilanciata per le nostre esigenze ed infine, al movimento. E proprio di dieta si parla anche per i nostri amici pelosi, per i quali, spesso, una volta “anziani”, si commette l’errore di non valutare a pieno le loro nuove esigenze. La medicina veterinaria è venuta in loro aiuto e sentiamo come. Ce ne parla il dottor Edoardo Gonzaga, da anni appassionato studioso dell’alimentazione, ormai prossimo a conseguire il titolo equivalente ad un master, di “veterinario con specifiche competenze” , annoverato negli albi della Federazione nazionale.
A parte la carta d’identità, non esistono segni clinici specifici per dichiarare “anziano” il nostro amico, basti pensare al film “Il curioso caso di Benjamin Button”; è possibile inoltre asserire che: “anzianità” non è sinonimo di “malattia”.
“Da qui – scientificamente provato – come un’alimentazione, quando mirata e ben bilanciata, abbia determinato un miglioramento della qualità e della durata della vita, come comprovato indirettamente anche dalle compagnie assicuratrici e, non per ultimo, ahimè, i dati forniti dai cimiteri per animali”.
Diventa chiaro quindi che non si riferisce alle pratiche “fai da te” del nonno o al tanto in uso “il mio cane/gatto mangia quello che mangio io”, o “alla spiccia dell’alimentazione in commercio”.
Il dottor Gonzaga fa notare ad ogni proprietario come ogni caso vada pesato e considerato in sé, e invita a tener conto di pochi punti fermi, che aiutano a orientarsi, quel tanto che basta, e magari ad appassionarsi a questo argomento: “Si parte di qui: tanto le razze meticce come pure quelle di piccola taglia, in via di massima sono le più longeve, quanto ai gatti, questi vantano mediamente ben dodici anni di vita felice, dopo la quale possono essere considerati anziani (sempre sulla carta). Comunque, in assenza di patologie importanti (esempio, l’ insufficienza renale, cardiaca, ecetera), la partita si gioca su una sana e corretta alimentazione bilanciata che consenta di mantenere efficiente il metabolismo e, di conseguenza, la vita del nostro amico”.
Facciamo però ben attenzione a questo: un calo dell’efficienza dell’organismo è fisiologico col tempo e sicuramente non è da considerarsi come uno stato di malattia!
“Una dieta studiata e mirata sia per cani e gatti anziani, è la sola che può fornire ai nostri amici, gli elementi nutrizionali di cui hanno bisogno” per continuare a condurre una vita sana”.
A cosa si deve fare attenzione quando il nostro amico comincia a ingrigire?
“Fatte le dovute differenze tra il metabolismo del cane e quello del gatto anziani (sempre in assenza di patologie), possiamo confermare che il cane tende ad ingrassare per un rallentamento del metabolismo basale, per cui diventa più poltrone, andando incontro a peggioramenti anche gravi. Il gatto invece tende a dimagrire a causa di una riduzione sia dell’olfatto che della capacità digestiva, cui fa seguito un calo dell’efficienza del sistema immunitario con le conseguenze del caso”.
Come dobbiamo comportarci?
“Primo errore da sfatare sempre e comunque ed a maggior ragione nei soggetti anziani, il famoso adagio ‘meno mangi, meno ingrassi’. Questa pratica comporta una restrizione energetica associata ad una immediata sproporzione del tenore proteico minimo, che sta alla base del metabolismo di questi carnivori, per cui si va ad incidere sul corretto funzionamento del sistema immunitario. E’ invece essenziale raggiungere il peso ideale, semplicemente intervenendo sul bilanciamento dell’alimentazione. Si hanno a disposizione due tipi di alimentazione: quella casalinga, preferibile perché consente di avere pieno controllo sulla scelta degli alimenti e sulle giuste proporzioni di grassi, amidi, proteine e fibre, nonché aroma e sapore. L’altra, quella commerciale, la quale presenta però limiti importanti. Di nuovo attenzione al “mangime senior” (anche se la dicitura è approvata dalla legge) è solo la rivisitazione di un mangime per soggetti adulti, dunque non è idoneo né per far dimagrire né tantomeno per tenere in forma un cane o gatto anziani. Ancora nel settore industriale, dalle linee senior, si passa poi alle linee medicamentose per soggetti che presentano malattie quale l’obesità. Ma, usando queste linee, c’è il pericolo di trattare un soggetto sovrappeso (pertanto non obeso e non malato) con cibo studiato per soggetti malati. Ecco perché consiglio, sempre e comunque, dieta casalinga, dei cui parametri, di informazioni più dettagliate sul mio sito Veterinariogonzaga.it. Non dimenticate infine di associare ad una buona pratica alimentare, anche del buon movimento!”.
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