Architetti livornesi premiati a Torino, è loro il miglior progetto di rigenerazione urbana
4 Novembre 2024
(Redazione) Livorno, 4 novembre 2024 – Una borsa in denaro e la possibilità di essere coinvolto nel percorso di riqualificazione dell’area urbana in cui sorge la ex Manifattura Tabacchi di Torino. In questo consiste il premio che lo studio Eutropia Architettura di Livorno si è aggiudicato, assieme allo studio Pininfarina Architecture di Torino, vincendo il concorso internazionale di idee per la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi indetto dall’Agenzia del Demanio.
Lo studio livornese è composto dagli architetti Matteo Baralli, Luca Barontini, Jacopo Carli, Ugo Dattilo, Valentina Pieri ed Antonella Tundo. Lo studio Eutropia Architettura, fondato nel 2003, ha sede anche a Firenze.
Il livornese Barontini, co-fondatore dello studio, afferma: “La visione progettuale ingloba l’intuizione di instaurare un dialogo tra la componente ambientale e paesaggistica, i nuovi fabbricati e le eredità dei manufatti storici. Senza compromettere la ricchezza reale e potenziale del contesto, desideriamo generare una nuova immagine urbana estremamente riconoscibile, identitaria ed attrattiva”.
“Gli spazi che il progetto ricava tra la Manifattura storica e le nuove architetture diventano l’elemento catalizzatore tra passato e futuro, tra usi antichi e innovazione, tra spazi privati e pubblici. In quel luogo sospeso tra le curve del fiume e le linee rette del corso Regio Parco, la città trova una nuova dimensione per attrarre persone, idee, cultura ed economia, in sintesi per innescare dinamiche di rigenerazione urbana a elevato impatto sociale”, precisa Giovanni De Niederhäusern, vice presidente di Pininfarina Architecture.
Il progetto, che si inserisce all’interno della rigenerazione urbana dell’ex quartiere industriale Regio Parco, situato nella zona Nordest di Torino, prevede l’insediamento di più funzioni aperte e fruibili ai cittadini. Al centro dell’intervento vi sono il nuovo Polo archivistico e culturale, con aule di consultazione di documenti e un centro studi, nonché la rigenerazione di preesistenze industriali che ospiteranno un Polo universitario con residenze, servizi per gli studenti e aule di alta formazione.
Il progetto reinterpreta il dialogo tra la città storica e le sinuose curve del Po e della Dora. La forma austera degli edifici industriali della ex Manifattura si scompone, aprendo il nuovo Polo archivistico e culturale alla città e al flusso delle persone che percorrono la via Regio Parco, mentre i binari del vecchio raccordo ferroviario, recuperati, disegnano le direttrici lungo cui si snoda l’intero progetto.
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