Controlli sanitari e comune unico, l’Elba si divide aspettando la riapertura totale
31 Maggio 2020
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 31 maggio 2020 – Si è animato il dibattito all’isola d’Elba in questi giorni. Due le tematiche che tengono banco: i controlli sanitari secondo alcuni necessari sul porto di Piombino per impedire che all’isola arrivino persone potenzialmente portatrici di coronavirus Covid-19, e poi si è riaccesa la vecchia questione, bocciata da un referendum di alcuni fa, di amministrare l’Elba con un comune unico.
Quindi, in vista della riapertura totale degli spostamenti in Europa e in Italia del 3 giugno prossimo, si sono formati più o meno due partiti: uno guidato dal sindaco Maurizio Papi di Porto Azzurro che, similmente a quanto ha chiesto il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, rivendica controlli sanitari od altri sistemi protettivi per fare in modo che l’Elba sia tutelata da nuovi contagi da coronavirus. Il primo cittadino portazzurino, medico, aveva detto sui media elbani: “A tale scopo si richiede di creare, con l’assenso delle autorità competenti, un filtro sanitario a Piombino, in considerazione che è l’unica via di accesso all’Elba, fornendoci quindi una potenziale situazione di controllo certo.
In altre parole, dovrebbe essere istituzionalizzata, all’imbarco, la richiesta di una certificazione che attesti il risultato negativo di un test (tampone o sierologico o a breve anche salivare, ndr) effettuato al massimo nei tre giorni precedenti”.
Notoriamente l’isola ora pare libera dalla pandemia, visto che tutti e undici, e unici, malati di coronavirus Covid-19, sono guariti.
Alla proposta di Papi ha fatto riscontro l’opposizione di Angelo Zini, sindaco di Portoferraio e presidente della Conferenza dei sindaci dell’isola, in tema sanitario. Si è dichiarato soddisfatto del fatto che all’Isola esista un’efficace controllo della situazione, messa in atto dai comuni, dall’Asl e dai cittadini: tutti insieme, ha detto Zini, siamo riusciti a non far proliferare l’infezione. Ma l’unico modo per difendersi dal virus è stare alle regole stabilite dalle autorità nazionali, attuare con molta attenzione i giusti comportamenti anti contagio, quindi mascherine, igiene, distanze, e non c’è altro da fare. Non sono possibili certificati sanitari od altro, secondo il primo cittadino della città medicea e napoleonica.
Infine, il tema del comune unico ha ripreso vita sui giornali isolani, ma anche su questo versante le divisioni ed i dibattiti sono accesi: da una parte si fa presente come l’esistenza di un unico ente locale pubblico sarebbe in grado di far sentire meglio gli interessi elbani in regione Toscana ed eliminare varie burocrazie, nonché un alto numero di assessori e via dicendo;, dall’altra invece si difende la peculiarità di ogni comune dell’isola, in modo da poter curare da vicino gli interessi dei singoli cittadini e rispettare ed esaltare le tradizioni locali. Non resta che attendere e vedere quali saranno le evoluzioni sui due temi, di non trascurabile importanza.
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