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29 Dicembre 2024

Un'immagine del meeting sulla cultura contadina (foto Bramanti)

Cultura contadina, all’Elba concluso il progetto dei Cittadini Custodi


(Stefano Bramanti) Livorno, 24 dicembre 2024 – Successo del recente meeting attuato nella Sala De Laugier di Portoferraio, evento conclusivo del progetto “Cittadini Custodi della Cultura Contadina Elbana”. Un piano di valore grazie al Ddr 13511/23, con il contributo di Ministero del Lavoro e dalla Regione Toscana, oltre a finanziamenti dei soci fondatori della Fondazione Isola d’Elba, capofila insieme ai partner Auser Elba, Incontriamoci in Diversi, Dialogo. Sala comunale stracolma quindi con la presenza di scuole di primo e secondo grado isolane, ed anche numerose le associazioni e le imprese sostenitrici.

Patrizia Lupi, direttrice e ideatrice del progetto, lo ha presentato facendo poi proiettare un filmato sulle azioni svolte dai partecipanti, nei 16 mesi di attività e ha poi annunciato l’uscita del volume “Mettiamo radici all’Elba”, contenente testimonianze di studenti e insegnanti, ma anche di anziani intervistati sul tema dell’agricoltura isolana del passato. E diverse le relazioni illustrate dai giovani sulle loro esperienze vissute ed importante è stato anche l’intervento dell’erborista dr. Francesco Marino, curatore dell’Orto dei Semplici a Rio.

“Fondamentale l’adesione delle scuole – ha detto Patrizia Lupi al Tirreno – compresi gli alunni dell’Istituto Agrario del Cerboni che hanno insegnato ai più piccoli tecniche di coltivazione. Un’esperienza sul “campo” per tutti, fino a coinvolgere pure detenuti del Carcere di Porto Azzurro. E’ questa la strada giusta per rilanciare i valori della Civiltà Contadina dell’isola. Oggi esistono mezzi tecnologici per lavorare la terra, diversamente dal passato, per cui il settore può essere potenziato per offrire genuine produzioni a Km0, a sostegno del turismo. E per questo sviluppo vogliamo creare una rete cooperante tra istituzioni, associazioni del terzo settore e il mondo dell’impresa. Sono stati 60 i soggetti che hanno condiviso e sostenuto il progetto: un grande risultato”. E ricordiamo che sono decine le fattorie elbane e agiscono pure apicoltori e in diversi hanno aderito come Antonio Arrighi, intervenuto direttamente in sala con testimonianze sui suoi 52 anni di attività da viticoltore, ed ha ribadito l’importanza di far crescere il settore primario agricolo sostenibile. Oggi nell’isola si producono vini di pregio come l’Aleatico di origine controllata e garantita (Docg), unico in Toscana, vini Bianchi e Rossi di vario tipo ed anche la storica Ansonica, tutti Doc. Ma anche altri prodotti a km0, dall’olio evo, al miele, ai prodotti conservati o quelli freschi dell’orto; e prende piede, nei ristoranti, il proporre menu di piatti tipici elbani che i turisti possono gustare. Un turismo enogastronomico che può essere una risorsa anche fuori stagione. Tra loro ricordiamo la fattoria Regali Rurali dell’agronoma di Lacona Sara Esposito, con prodotti caseari ottenenti dalle sue pecore siciliane o il Montefabbrello di Dimitri Galletti che produce pasta col proprio grano coltivato Senatore Cappelli; Elba Magna con i dolci isolani suggeriti a Gabriele Messina da nonni riesi e capoliveresi. Un’Elba da scoprire grazie all’azione della Fondazione Elba e con l’unione di tutte le componenti sociali, per affermare l’isola verde e sostenibile.

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