Dipendenti comunali: il confronto tra sindacati e Amministrazione
19 Luglio 2017
Livorno 19 luglio. A seguito dello stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi dalla RSU del Comune di Livorno, si è tenuto questa mattina in Prefettura il tentativo di conciliazione in previsione di un’eventuale indizione di sciopero dei dipendenti comunali.
La vertenza riguarda la mancata sottoscrizione del Contratto decentrato 2017/2018, la possibilità di effettuare ulteriori Progressioni Economiche Orizzontali (PEO) e la riconferma dell’entità del Fondo di assistenza e previdenza della vigilanza urbana. Lo sottolinea il Comune, che ha inviato una nota sullo stato della vertenza.
Dopo oltre 4 ore di confronto, il tavolo si è concluso con un verbale di mancata conciliazione.
A spiegare le posizioni dell’Amministrazione è l’assessore al lavoro Francesca Martini, presente stamani all’incontro: “Il primo e più importante impegno che l’Amministrazione aveva preso e che ha mantenuto è stato di procedere con un piano straordinario delle assunzioni che prevede 60 assunzioni in tre anni, già attuato attraverso i bandi per mobilità pubblicati. Successivamente, se non saranno coperte tutte le posizioni, si svolgeranno concorsi per insegnanti e per amministrativi categoria D e un avviamento da collocamento per un operaio.
“Nel corso dell’incontro – spiega l’assessore – è stato confermato l’impegno da parte dell’Amministrazione a provvedere ulteriormente alla sostituzione dei pensionamenti e dei cessati, ovviamente nei limiti delle disponibilità di bilancio. E’ infatti fondamentale che vi sia un ricambio generazionale nel comparto pubblico, non si tratta di percorrere le vecchie logiche assistenziali, ma di formare una nuova generazione di amministratori pubblici capaci di far fronte alle difficili sfide che impegnano l’amministrazione italiana anche in una prospettiva di lungo periodo”.
“Sul tavolo l’Amministrazione – prosegue il comunicato del Comune – ha anche confermato la disponibilità a destinare anche per i prossimi due anni al fondo pensione integrativa dei vigili la stessa quota dello scorso anno. Si tratta di una parte dei proventi delle sanzioni del codice della strada da 2000 a 2300 euro a vigile, che viene destinata a un fondo pensione integrativa “Cifra – specifica l’assessore – che supera di gran lunga la maggior parte dei comuni italiani”.
La nota così prosgue: “L’Amministrazione ha poi espresso l’interesse a potenziare quanto più possibile gli istituti della premialità per obiettivi secondo criteri di meritocratici sui quali concentrare tutte le risorse possibili”.
“Questo, unitamente alle oltre 400 progressioni orizzontali già concluse – chiarisce la Martini – mira a valorizzare ancora di più la macchina amministrativa e impostare il lavoro di tutti al raggiungimento di risultati misurabili per i cittadini. E’ importante che ogni dipendente pubblico possa sentirsi parte di un progetto complessivo condiviso che produca utilità per i cittadini. La premialità deve essere erogata su obiettivi concreti e misurata su parametri legati ai risultati che la macchina produce per la collettività. L’auspicio è che si possa continuare un dialogo fino ad oggi costruttivo con i sindacati, nel comune obiettivo di far transitare Livorno fuori dalla grave crisi che sta vivendo” .
Nei giorni scorsi l’assemblea dei lavoratori comunali aveva votato all’unanimità un ordine del giorno, in cui si proclamava lo stato d’agitazione proposto dalla RSU aziendale e da tutte le sigle sindacali, i dipendenti sono pronti allo sciopero e al blocco degli straordinari ma a patto di non danneggiare “Effetto Venezia”.
Il testo. “Gli obiettivi dello stato d’agitazione dei lavoratori comunali sono:
1- Conclusione della trattativa su contratto decentrato 2017/2018
2- Contrattazione del Fondo assistenza e previdenza degli agenti della Polizia Locale 2017/2018 (incluso nel decentrato) e richiesta di erogazione della quota 2016, già contrattata ma ancora non versata
3- Sbloccare la decurtazione del fondo di produttività, avvenuta per una interpretazione arbitraria dell’Ente e contraria agli accordi decentrati: in pratica i fondi a favore dei lavoratori non vengono distribuiti integralmente ma una parte viene rimandata all’anno dopo, determinando un residuo costante che, quindi, non verrà mai redistribuito; questo meccanismo interessa una quota del 20 per cento dei fondi a disposizione (oltre i centomila euro) sottratti, quindi, dai salari dei lavoratori comunali;
4- Chiediamo all’Ente di sfruttare al massimo le eccezionali possibilità assuntive a disposizione (il 75 per cento del turn over nel 2017 e il 100 per cento per il 2018) e abbandonare le politiche di precarizzazione come la somministrazione del personale nei servizi educativi, che non garantisce stabilità né alle lavoratrici, né ai servizi. Ricordiamo che le lavoratrici somministrate sono quasi il 30 per cento del personale complessivo impiegato nel settore.
“La conferenza stampa è stata solo la prima delle nostre iniziative che accompagneranno il percorso verso il raffreddamento in Prefettura.
“Invitiamo i dipendenti a limitare le ore di straordinario, tranne che per quanto riguarda l’organizzazione di “Effetto Venezia”: a nostro avviso, infatti, danneggiare l’organizzazione dell’evento, inficerebbe la bontà e legittimità della nostra lotta perché potrebbe essere vista come un’operazione che danneggia l’economia cittadina; la nostra lotta, invece, è in favore dei diritti e dei salari dei lavoratori e non vogliamo che venga strumentalizzata”.
“Annunciamo fin d’ora- concludeva il comunicato sindacale – che, se non si dovessero avere i risultati sperati, siamo pronti a proclamare lo sciopero dei lavoratori comunali a partire dalla riapertura dei servizi educativi comunali. Lo sciopero sarà preceduto da assemblee di settore per raggiungere e spiegare ai cittadini e alla più ampia platea di lavoratori e lavoratrici le ragioni della mobilitazione”.
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