Incubo nell’incubo per un elbano colto da infarto, il maltempo ha reso proibitivi i soccorsi
6 Dicembre 2020
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 6 dicembre 2020 – Incubo nell’incubo per un paziente isolano che venerdì scorso è stato colpito da infarto e non esistendo nell’ospedale isolano un reparto di cardiologia e altre attrezzature sanitarie che possano risolvere tali casi gravi, ha rischiato grosso perché le navi non partivano e neppure l’elisoccorso Pegaso, viste le condizioni meteo avverse. È stato allora tentato, con infermiere e medico a bordo, di raggiungere Piombino con una motovedetta della Guardia costiera, ma arrivati all’altezza di Cavo, con onde alte anche tre metri, presumibilmente in canale, è stato deciso di tornare indietro. Il povero infartuato, sballottato dai marosi, ha dovuto essere di nuovo collocato all’ospedale locale, ma successivamente la soluzione è venuta grazie ad un elicottero più potente, messo a disposizione dalla Guardia Costiera, partito da Sarzana, con a bordo personale militare sanitario e il paziente ha potuto raggiungere Grosseto e quindi essere ricoverato in una struttura adeguata.
Un episodio che ha qualche precedente e conferma la precarietà importante per gli isolani, che non possono essere assistiti a dovere sul proprio suolo e sono anche impediti talvolta nei trasferimenti. Il dottore cavese Mario Mellini, già cardiologo primario in Liguria, ora da anni in pensione, si è battuto più volte sulla stampa per far presente questa situazione, evidenziando innanzitutto la mancanza di un adeguato numero i medici cardiologi, nel nosocomio di Portoferraio e altri limiti presenti nella struttura e non a caso occorre sempre provvedere con il trasferimento altrove, per i casi gravi. Ma i suoi appelli sono rimasti praticamente inascoltati, sebbene il sindacato elbano della Cgil, dei pensionati, a suo tempo gestì un convegno pubblico sul tema, ma dopodiché niente è stato risolto. L’ospedale dispone di una efficace e ben attrezzata rete anti infarto, come pure per il controllo dell’ictus, gestita per stabilizzare i pazienti per poi trasportarli in altra struttura, ma evidentemente in caso di condizioni meteo impossibili tutto ciò rischia di essere vano. In questa situazione si è fatto sentire il sindaco di Portoferraio Angelo Zini, presidente della conferenza dei sindaci per il settore sanitario, che ha detto: “Il caso accaduto dimostra che il diritto all’assistenza sanitaria, potrebbe venir meno. Occorrono quindi soluzioni efficaci per garantire gli elbani e agli ospiti, interventi sanitari salvavita certi”.
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