Matteoli condannato a quattro anni con la confisca di 9 milioni e mezzo per lo scandalo Mose
14 Settembre 2017
Venezia, 14 settembre – Lo scandalo Mose di Venezia (un’opera di ingegneria civile ancora da ultimare che doveva impedire l’erosione marina, ndr) si è concluso con una sentenza di condanna per corruzione per Altero Matteoli, cecinese, da parte del presidente del Tribunale di Venezia, Stefano Manduzio, che ha inflitto all’ex ministro all’Ambiente e alle Infrastrutture la pena di quattro anni di reclusione e la confisca di 9 milioni 575 mila euro. Matteoli è stato anche interdetto, per cinque anni, dai pubblici uffici con l’impossibilità di contrattare con la Pubblica amministrazione per tre anni.
Il Tribunale di Venezia ha condannato anche l’imprenditore Nicola Falconi a due anni di carcere ed a 78 mila euro di multa, Corrado Crialese a un anno e dieci mesi ed a mille euro di multa con pena sospesa e l’imprenditore Erasmo Cinque, che ha avuto una condanna del tutto simile all’ex ministro, a quattro anni e nove mesi di reclusione.
Per tutti i condannati, non solo per Matteoli e Cinque, è scattata anche, a vario titolo, l’interdizione dai pubblici uffici, il pagamento delle spese processuali e il risarcimento delle parti civili.
L’ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, è stato invece assolto dall’accusa di finanziamento illecito. Con lui sono usciti dal procedimento, perché assolti o per prescrizione, anche l’ex presidente della Magistratura alle Acque, Maria Giovanna Piva, l’ex presidente del Consiglio regionale del Veneto, Amalia Sartori, e l’architetto Danilo Turcato che aveva curato i lavori di restauro della villa già di proprietà di Giancarlo Galan,ex presidente della Regione Veneto, che nei mesi scorsi ha scelto di patteggiare una pena di 2 anni e dieci mesi.
Il collegio dei giudici veneziani ha ritenuto Matteoli, che in passato è stato consigliere sia comunale che provinciale di Livorno, colpevole di avere ricevuto in due occasioni denaro per una somma complessiva di 550 mila euro. Matteoli, nato a Cecina l’8 settembre 1940, ex sindaco di Orbetello, è stato eletto in Parlamento, per la prima volta, come deputato alla Camera nel 1983 con il Msi. Dal 2013 è senatore di Forza Italua ed attualmente presiede la commissione Lavori pubblici del Senato.
“Come ho avuto modo di confermare anche stamani davanti al Tribunale di Venezia non sono un corrotto, mai ho ricevuto denaro ne’ favorito alcuno. Non comprendo quindi questa sentenza verso la quale i miei avvocati ricorreranno in Appello. Ho il dovere di credere ancora nella giustizia nonostante la forte amarezza che patisco da quasi quattro anni per una vicenda che non mi appartiene”, ha affermato Matteoli in una nota inviata alla stampa.
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