Moro e le sue lettere ricordate dopo 40 anni
2 Luglio 2018
(Mario Lorenzini) Livorno, 2 luglio 2018. Trenta anni fa l’anniversario della morte di Aldo Moro fu ricordato in modo ufficiale a cura della Provincia con un programma che abbiamo conservato insieme ad altri ricordi del passato politico della città.
Quest’anno alcuni vecchi nomi politici del passato si sono ritrovati alla libreria Feltrinelli per la presentazione di un ennesimo libro, “Lettere della prigionia”, a cura di Miguel Gotor.
L’introduzione di Claudio Frontera è stata ampia cosi come è stato ampio il ricordo politico del momento storico in cui l’Italia allora visse i giorni dell’attentato e della prigionia da parte di Enrico Dello Sbarba, che continua a tenere vivo attraverso il mensile Il Centro, al quale da tempo collaboriamo, il presente ovvero l’attualità di come vive la nostra città.
Marco Taradash ha completato il ricordo ripercorrendo il percorso storico vissuto dal Paese e Pier Giorgio Curti ha concluso l’incontro.
A conclusione di queste nostre note vogliamo riportare quanto Aldo Moro scrisse in data non sospetta, precisamente il 15 ottobre 1964. “Non siamo un popolo in decadenza quali che siano le difficoltà che stiamo affrontando e superando. E’ la Nostra una società viva,che si trasforma che cerca nuovi equilibri economici,sociali e politici”. Altra Italia quella vissuta dal tempo di Moro. Altra Italia che chi scrive queste modeste note ricorda con nostalgia.
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