Piazza Garibaldi si rigenera, al via il progetto di Confesercenti e Regione
10 Giugno 2017
Livorno, 10 giugno – La festa in piazza Garibaldi, uno dei cuori pulsanti della vecchia Livorno, è iniziata con i laboratori creativi e di riciclo e con la musica della banda di strada del liceo musicale Niccolini Palli. Poi è stata la volta dell’asta di biciclette della Ciclofficina Contropedale gestita dall’Arci, inaugurata a gennaio, che coinvolge alcuni ragazzi ospiti dei centri di accoglienza della città. Questi ragazzi, migranti o rifugiati, riparano bici abbandonate o gettate via per rimetterle a nuovo e rivenderle in aste pubbliche come quella di stamani. Poi, il resto. Come evidenzia un lancio di Toscana Notizie, l’agenzia d’informazione della Giunta regionale, era presente, tra gli altri, l’assessore regionale alla Presidenza, Vittorio Bugli. Con lui, la vicesindaco di Livorno, Stella Sorgente, e il direttore generale della Confesercenti, Alessandro Ciapini, che ha organizzato l’evento.
Tra gli eventi collaterali della festa che nella mattina di oggi, sabato 10 giugno, ha inaugurato i fondi sfitti che si animeranno per tutto il mese, fino a venerdì 30 giugno, con quattordici temporary shop, c’erano anche foto d’epoca, pittori intenti a dipingere all’aria aperta, musicisti, lavori di artigianato esposti per abbellire gli arredi urbani e realizzati dalle donne dell’associazione Streghe Arcobaleno od altri lavori come quelli di sartoria del gruppo Attaccabottone. Un fitto programma che proseguirà fino a domani, domenica 11 giugno, fermo restando che i temporary shop continueranno per altri venti giorni la loro attività.
“La sinergia tra livelli istituzionali complementari e tra soggetti pubblici e privati”, ha sottolineato in piazza l’assessore Bugli, “è lo strumento migliore e più efficace per realizzare progetti di rigenerazione urbana, i soli, peraltro, che possono garantire risultati duraturi nel tempo e garantire la sicurezza per i cittadini che devono poter vivere i loro quartieri”.
La zona di piazza Garibaldi con l’omonima via e le strade attorno, oggi conosciuta come quartiere Garibaldi, era una volta chiamata Borgo Reale e rappresentava uno dei luoghi più vivaci della città di Livorno, con le botteghe e le attività degli artigiani, i fondi dei pescatori e dei calafati lungo il fosso Reale, sul bacino d’acqua antistante la Fortezza Nuova.
“E’ importante che questa sinergia si concretizzi e coinvolga, in questo modo, la città di Livorno, storicamente crogiuolo di razze e di culture”, ha concluso Bugli, che ha tra l’altro le deleghe a Sicurezza e Partecipazione. “Questi progetti rappresentano un modo creativo, ma direi anche intelligente ed utile, per dare gambe ad integrazione e rilancio sociale e non solo economico della città”.
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