Rossi: “Chiederemo al governo un ristoro di 180 milioni per Livorno”
13 Settembre 2017
Livorno, 13 settembre – “Oggi abbiamo formalizzato la richiesta dello stato di emergenza e nelle prossime ore chiederemo al Governo un ristoro di circa 180 milioni di euro. Siamo persone abituate a non chiedere se non hanno bisogno, a non pietire se non ne hanno diritto, ma questa volta crediamo che lo Stato metta in campo un intervento straordinario e cospicuo per Livorno, che ha subito danni immensi, perché questa città e la sua zona, che è forse quella più in difficoltà in Toscana, deve poter ripartire e deve per questo essere concretamente aiutata”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo all’incontro con le categorie economiche, commerciali e produttive, con i sindacati e gli Enti locali del territorio livornese che si è svolto in serata. Ad accompagnare Rossi al tavolo di Palazzo Granducale, sede della Provincia, gli assessori regionali Cristina Grieco e Stefano Ciuoffo, che hanno rispettivamente le delega alle politiche attive per il lavoro e alle attività produttive e commercio.
A renderlo noto è l’agenzia d’informazione Toscana Notizie della Giunta regionale toscana.
“E’ importante che ci sia un ristoro. Stiamo cercando di fare bene i conti. Oltre ai danni alle persone, alla distruzione, alla morte, ci sono stati danni alle abitazioni, ai seminterrati, alle attività commerciali, artigianali e produttive. Questi danni hanno provocato e stanno provocando enormi difficoltà e perdite di guadagni alle persone, ai lavoratori, agli uomini e dalle donne di Livorno. Sono pertanto loro, oggi, che chiedono al Governo un intervento significativo. Bisogna capire che qui è piovuto sul bagnato. Lo Stato deve farsi carico di tutto questo”, ha proseguito Rossi.
Numerose sono le attività commerciali che al momento sono bloccate. Numerosi sono i cittadini che si trovano con le case inagibili. Numerose le infrastrutture danneggiate, i ponti crollati, le strade impraticabili. La conta è appena iniziata. Numerose sono anche le attività produttive, comprese quelle agricole, che hanno subìto danni ragguardevoli. Molti pescatori, adesso, si trovano nell’impossibiltà di lavorare perché le loro imbarcazioni sono andate distrutte nella notte tra il 9 e il 10 settembre.
“Siamo venuti ad ascoltare ed a prendere nota. Sulla base di queste faremo le scelte che riterremo più giuste per garantire a Livorno risorse ed opportunità. Ma non si può prescindere dall’intervento statale e questo intervento non può che essere di natura straordinaria, perché con le politiche ordinarie non si risolve un problema che adesso a Livorno è enorme”, ha concluso il presidente Rossi.
Tre sono le misure nel frattempo individuate dalla Giunta regionale per dare un aiuto concreto alla città di Livorno: la concessione di garanzie, favorire il microcredito, prevedere il differimento e la rimodulazione degli aiuti rimborsabili. I tre provvedimenti sono stati illustrati dal consigliere del presidente per le Politiche del lavoro e produttive, Gianfranco Simoncini, che ha sottolineato che sono già attivi.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Collesalvetti e Rosignano, Lorenzo Bacci ed Alessandro Franchi, con quest’ultimo che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia. Erano presenti, infine, la vicesindaco di Livorno, Stella Sorgente, e il consigliere regionale Francesco Gazzetti.
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