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22 Dicembre 2024

Venezia, presentata a Roma la Mostra del Cinema


(Donatella Nesti) Roma, 25 luglio 2019 – Presentata da Alberto Barbera a Roma la 76esima Mostra del cinema di Venezia dopo l’annuncio del film di apertura del vincitore della la palma d’oro con il suo ultimo lungometraggio La vérité (The Truth), diretto da Kore-eda Hirokazu ( Un affare di famiglia; The Third Murder; Like Father, Like Son) e interpretato da Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke. Il film di apertura, in Concorso, della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta sarà proiettato in prima mondiale mercoledì 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia. Sarà difficile superare il successo della 75à Mostra ma anche l’edizione 2019 si presenta con tantissimi titoli e star internazionali da Johnny Depp a Brad Pitt passando per Scarlett Johansson, Joaquin Phoenix, Gong Li, Penelope Cruz. Due grandi serie tv in anteprima, quella di Sollima da Saviano e ‘The new Pope’di Sorrentino. Sono tre i film italiani in corsa per il Leone d’oro: sono Martin Eden di Pietro Marcello con Luca Marinelli dal romanzo di Jack London, La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco e Il sindaco del rione Sanità, adattamento contemporaneo e per il cinema dell’opera di Eduardo De Filippo da parte del regista napoletano Mario Martone che lo ha già portato a teatro. Molto attesi in gara per il Leone d’oro ci saranno il film fantascientifico Ad Astra con Brad Pitt di James Gray, J’accuse di Roman Polanski sullo storico caso Dreyfuss interpretato dalla star francese Jean Dujardin, Joker di Todd Philips con Joaquin Phoenix spinoff dei film su Batman “ma ancora più dark di Dark Knight” dice il direttore Alberto Barbera, The Laundromat di Steven Soderberg con Gary Oldman, Antonio Banderas, Meryl Streep sui Panama papers. Roger Waters, incontrerà il pubblico per presentare Us + Them con frammenti di concerti diversi in tutto il mondo, poi Johnny Depp per il film Waiting for the barbarians del regista e sceneggiatore colombiano Ciro Guerra, Scarlett Johansson e Adam Driver, coppia in crisi in Marriage Story di Noah Baumbach. E ancora (fuori concorso) The king di David Michôd con Timothée Chalamet e Joel Edgerton, novelli Enrico V e Falstaff in un nuovo adattamento da Shakespeare, il nuovo film di Olivier Assayas Wasp Network sulla storia di cinque prigionieri politici cubani arrestati negli Usa come spie.

Titoli italiani fuori concorso con Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, con Claudio Santamaria e Valeria Golino, liberamente tratto dal romanzo Se ti Abbraccio non aver paura e la commedia sentimentale Vivere di Francesca Archibugi con Micaela Ramazzotti, storia della crisi di una famiglia all’arrivo in casa di una ragazza alla pari. A chiudere invece la Mostra il thriller The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Donald Sutherland e Mick Jagger, ambientato nell’Italia contemporanea. Tra i restauri di Venezia Classici omaggi ai nostri più grandi registi. Si vedranno Lo sceicco bianco di Federico Fellini, che ebbe la première alla Mostra di Venezia del 1952, presentato in vista del centenario della nascita del regista nel 2020; un “doppio” Bernardo Bertolucci con La commare secca, esordio del regista alla Mostra del 1962, e Strategia del ragno, presentato alla Mostra del 1970; il sorprendente esordio di Giuliano Montaldo, Tiro al piccione, che ebbe la sua prima alla Mostra del 1961. Leoni alla carriera per il regista Pedro Almodovar e l’attrice Julie Andrews.