L’estremo saluto all’infermiera Stefania Spagnoli
15 Gennaio 2018
Livorno, 15 gennaio. L’estremo saluto all’infermiera Stefania Spagnoli, lo ha reso la sanità livornese questa mattina nella chiesa San Giuseppe dell’ospedale, dove si sono svolti i funerali e medici, colleghi infermieri e personale ospedaliero si sono raccolti insieme ai familiari. La scomparsa della infermiera, madre di due figlie, ha suscitato rammarico e commozione. Apprezzata dall’Azienda USL Toscana nord ovest, da anni era punto di riferimento del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Livorno guidato del dottor Maurizio Viti.
Nata il 30 aprile 1962, era stata assunta come ausiliaria dagli anni Ottanta per poi diventare nel 1988 infermiera. Fu assegnata in Chirurgia e nell’area chirurgica ha svolto gran parte della sua carriera professionale. Al padiglione 6 era un aiuto insostituibile per la coordinatrice infermieristica della week surgery occupandosi particolarmente dell’accoglienza dei pazienti di tutta l’area chirurgica distinguendosi per umanità e professionalità. Coloro che arrivavano per essere operati trovavano lei che li accoglieva, li accompagnava in reparto, spiegava loro il percorso che avrebbero fatto, li rassicurava e teneva i contatti con i parenti. Tra i traguardi raggiunti anche il conseguimento del master in coordinamento infermieristico.
“La sua famiglia professionale – ha ricordato Chiara Pini, direttore del Dipartimento Infermieristico dell’Azienda USL Toscana nord ovest a nome di tutte le colleghe e i colleghi – l’ha accompagnata e sostenuta anche in questo ultimo doloroso percorso vissuto, senza mai smettere di sperare, con consapevolezza e serenità. Ha donato le cornee come ultime testimonianza della grande generosità e, a dimostrazione dell’attaccamento e dell’amore per la sua professione, ha chiesto di essere sepolta con la divisa da infermiera. Mancherà a tutti noi, ma soprattutto mancherà alle figlie, Elena e Serena, una delle quali si è laureata in infermieristica nel 2017. A loro e a tutta la famiglia giunga il nostro abbraccio più affettuoso”.
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