Acciaierie di Piombino, firmato a Roma il passaggio da Cevital al gruppo Jindal
17 Maggio 2018
Roma, 17 maggio – E’ stato firmato nella tarda serata di oggi, giovedì 17 maggio, il passaggio delle acciaierie di Piombino dal gruppo Cevital al gruppo Jindal. La firma è avvenuta a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo economico al termine di una lunga e complessa trattativa. Attraverso una nota emessa congiuntamente dal Ministero e dalla Regione Toscana, il ministro Carlo Calenda e il presidente Enrico Rossi esprimono “soddisfazione per la positiva conclusione di una vicenda che metteva a rischio uno dei più importanti poli siderurgici italiani e il posto di lavoro di duemila persone”.
Ministero dello Sviluppo economico e Regione Toscana fanno sapere che monitoreranno attentamente i prossimi sviluppi e il rispetto di tutti gli impegni che sono stati sottoscritti, tra i quali spicca la ripresa della produzione dei laminati.
La cifra pagata dal gruppo indiano Jindal, il cui advisor nella trattativa è stato Marco Carrai, è di circa 55 milioni di euro ai quali però va aggiunto il cosiddetto trade working capital, od asset, che fa salire la cifra complessiva a più o meno 90 milioni. Il tutto, come detto, per un’intesa che prevede la ripresa della produzione dei laminati e, in prospettiva, il rilancio nell’area industriale di Piombino e la produzione dell’acciaio con l’utilizzo dell’altoforno.
Soddisfazione, in serata, è stata espressa, oltre che dal presidente regionale Rossi e dal ministro Calenda, anche da Mirko Lami, dirigente della Cgil Toscana ed ex operaio delle acciaierie piombinesi sotto la gestione della Lucchini, che però ha rimandato ogni valutazione finale a quando si saprà con esattezza “cosa c’è scritto con esattezza nei dettagli del piano industriale”.
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