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23 Novembre 2024

Il pomodoro nero contro la fame nel mondo. Progetto del Sant’Anna


(Ruggero Morelli) Mantova, 21 maggio 2018. Nella piazza principale di Mantova dove si svolge il festival del cibo e della scienza, il professor Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha parlato del ”pomodoro nero/sunblack”.
Il rettore che insegna fisiologia vegetale, ha narrato la vicenda unica di una trasformazione naturale di un frutto della terra.
Come si sa, gli scienziati del centro Santanna – plantlab -non sono contrari agli ogm, ed anzi ritengono i pregiudizi quelli che ostacolano la ricerca e la creazione di nuove forme di produzione perchè tanto allevierebbero l’umanità di fronte all’aumento demografico incessante, ed alla siccità che sottrae terreni alle coltivazioni.
Il lavoro di ricerca, compiuto nel 2015 si è concluso con risultati definitivi , è il risultato di un progetto – Prin :Progetti di interesse rilevante nazionale – al quale hanno partecipato con l’istituto Santanna, la università di Pisa, della Tuscia di Viterbo e quella di Modena-Reggio.
Il pomodoro è stato il frutto studiato perchè di consumo quotidiano di molti popoli; infatti contiene il licopene che ha molti effetti positivi e si assume solo se unito ad un pò di olio.
Seguendo le indicazioni della ”nutraceutica” hanno cercato di creare un frutto con maggiore apporto di nutrimento e di proprietà curative. Così gli incroci con frutti che contengono antociani viola hanno dato risultati nella creazione di un pomodoro nero-viola.
C’è l’obbligo di coltivarlo al sole talchè ne deriva un frutto che si presenta nero-viola nella parte esposta al sole e rimane rosso nell’altra. Il sapore rimane quello del frutto rosso e la coltivazione può essere fatta dovunque. Gli antociani sono idrosolubili ed hanno proprietà antiossidanti, antitumorali ed antinvecchiamento. Ci consentono insomma di vivere meglio, che è poi la linea direttrice della ricerca in tutti i settori della scuola superiore di Pisa-Pontedera-Livorno.
Il festival di Mantova si qualifica per la ”coltivazione della conoscenza” e si professa favorevole agli ogm che hanno meno pesticidi e sono più sicuri: il tema è aperto. In particolare quello dei pesticidi. ruggeromorelli@libero.it