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23 Novembre 2024

Livorno, stalli blu e cittadini infuriati


(Tonia Llantes) Livorno, 16 ottobre 2018. Cara signora Vice Sindaca, il suo malcelato disappunto espresso sulla stampa cittadina verso un gruppo di dimostranti sceso in Piazza del Municipio per manifestare contro gli stalli blu, ci lascia a dir poco sorpresi e perplessi. Il suo proverbiale sorriso e la sua altrettanto disponibilità a presenziare sempre più spesso alle tante iniziative cittadine, sembra si siano infranti di fronte ad un gruppo di dimostranti rei di protestare a viva voce, magari non usando modi e frasi galanti, ma forse sarebbe stato pretendere troppo, e, soprattutto, responsabili di essersi rifiutati di presentarsi in delegazione davanti al Sindaco Nogarin per spiegare le loro ragioni. Che poi sono sempre le stesse da mesi: mancano i posti auto e motocicli per la sosta. D’altra parte, anche lei signora vice Sindaca si è rifiutata di scendere dall’Olimpo, novella Giunone, per parlare con i comuni mortali per paura degli insulti e dei fumogeni. Tempi veramente coraggiosi quelli prima dell’agosto 2016 quando i livornesi potevano protestare di persona i loro affanni nella sala del Consiglio comunale: disoccupati, sfrattati, studenti in sciopero, insomma chiunque cercasse un confronto diretto e senza Intermediari con chi rappresentava , in quel momento, il governo della città.
Una cosa, però, è certa: l’articolo di Juna Goti sul Tirreno fornisce dei dati certificati che dimostrano che i tagliandi rilasciati a pagamento sono di gran lunga superiori ai posti auto disponibili. Domanda: la giunta grillina aveva previsto questa, diciamo così, notevole discrepanza tra domanda e offerta? Certo, nessuna giunta al mondo potrebbe garantire tanti stalli blu quanti sono i mezzi in circolazione, ma nel merito e nel metodo ci saremmo aspettati che una giunta che si è insediata al grido “uno vale uno”, “la nostra sarà una democrazia dal basso verso l’alto”, su un problema cosi delicato e complesso, aprisse, prima di realizzare le strisce blu, un confronto preventivo e capillare con la cittadinanza chiedendo magari la collaborazione dei neo comitati di quartiere, le associazioni, l’Urban Centre. Invece, si è deciso di presentare il progetto a cose fatte certi che avrebbe soddisfatto le aspettative dei livornesi.
Vedere ora l’assessore Vece, titolare del progetto, aggirarsi per le strade della città, con dei fogli sottobraccio, e affrontare da solo possibili orde (?) di manifestanti non proprio felici e sorridenti, ci sembra un po’ patetico.
Cara signora vice Sindaca, i livornesi un po’ caciarosi in Piazza del Municipio forse sono solo la punta di un iceberg. La gente che gira a vuoto per trovare un posto e che con il tagliando, pagato, è obbligata a sostare in quella determinata area e non può sconfinare anche se c’e un posto lì a due passi, ma appartenente ad un’altra lettera, non potrà essere convinta tanto facilmente da una politica di buone intenzioni. Vuole delle soluzioni concrete che le eviti una pioggia di multe grazie a dei vigili urbani pronti sanzionare. Cara signora vice Sindaca, sarà difficile trovare i livornesi pronti a dialogare ora che la frittata è servita.