Coronavirus, prosegue l’impegno dei ragazzi in gamba dell’Elba
24 Marzo 2020
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 24 marzo 2020 – Prosegue la lotta dei ragazzi in gamba dell’Elba, contro gli ostacoli imposti dall’emergenza coronavirus. Ora vogliono coinvolgere le nonne nella produzione autonoma di mascherine di protezione. Sono gli studenti dell’isola d’Elba, il motore di certi impegni, quelli del Foresi e del Cerboni, rispettivamente istituti superiori che prevedono, il primo, il diploma per liceali e tecnici del professionale tecnico ed alberghiero, mentre l’altra è una scuola che sforma geometri e ragionieri, con varie specializzazioni.
Ebbene, Pietro Gentili e gli altri ragazzi del Forum giovanile dell’Arcipelago toscano, si stanno muovendo, come già detto, per fare attività di recupero online attraverso i social Instagram e Facebook, nei loro spazi internet, ma vogliono anche realizzare delle mascherine protettive anti contagio, quindi made in Elba. Lo hanno già fatte e lo stanno facendo pure i volontari a Porto Azzurro, coordinati dalla Misericordia e dalla giunta comunale del sindaco Papi.
Notoriamente l’Italia si è trovata impreparata in modo molto pesante: non avendo produzioni sufficienti di questo sussidio protettivo dal contagio. E quindi sta andando avanti il fai da te ed i ragazzi sono protagonisti anche in questo tentativo ed hanno coinvolto signore volonterosi e nonne, pronte ad agire in ogni comune isolano.
“Per fare questo però”, lancia un appello Pietro, il quindicenne di Marciana Marina, che coordina questi impegni insieme ad altre ragazze e ragazzi, “abbiamo bisogno delle associazioni di volontariato che agiscono nel settore sociale e del sanitario. Quindi abbiamo scritto una posta elettronica a tutti i gruppi esistenti sull’isola, partendo da La Racchetta che agisce a La Pila nel Campese, in quanto dovranno essere loro a distribuire poi le mascherine che saranno realizzate, nei modi dovuti previsti dalle disposizioni ministeriali. Le mascherine verranno fatte con il tessuto non tessuto e in mezzo ci sarà messa una velina medica e quindi poi saranno usati degli elastici e il tutto sarà da confezionare con le spillatrici. Il materiale lo prendiamo a Portoferraio da certi negozi che hanno le varie componenti. Attendiamo risposte dalle associazioni di volontariato per poter partire con la produzione delle mascherine, da distribuire agli anziani e ai volontari che agiscono nell’ambito della prevenzione del contagio da coronavirus. In prima linea, tra le nonne pronte a lavorare come volontarie, anche la mia Oliva Berti”.
E il preside Enzo Giorgio Fazio del Foresi, elogia i ragazzi di entrambi gli istituti: “Tutti i giovani sono encomiabili e non rinunciano a progettare per migliorare il presente e costruire un futuro possibile. Il feedback che abbiamo è del tutto positivo e anche le famiglie sono molto collaborative. E ciò vale pure all’istituto comprensivo Giusti di Campo, Marciana e Marciana Marina, dove sono impegnato sempre come dirigente. Tutto il personale dei vari istituiti si è fatto carico dell’emergenza lavorando con responsabilità e senso civico. Sono veramente ammirato”.
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