Coronavirus, con la disco dance virtuale di Gio’ si esorcizza il male
8 Aprile 2020
(Gloria Benini) Livorno, 8 aprile 2020 – Si può ballare anche al tempo del coronavirus. Come? Basta seguire la disco dance del dj più in voga del momento, che si è organizzato con le dirette Facebook per stare vicino ai suoi fans e regalare loro ore di spensieratezza e divertimento con la sua musica.
Stiamo parlando di Giovanni Rombolini, in arte Gio’, che la musica ce l’ha nel Dna e che si è manifestata subito, alla sua nascita.
Rombolini è nato a Livorno nel 1959, nella sua casa alla Rosa e già all’età di due anni ballava il twist come un veterano: in realtà era la musica che ballava lui. Da piccolo si chiudeva nel ripostiglio per ore dove, con una scatola da scarpe e due mestoli, creava una sorta di batteria rudimentale, ma efficace, con la quale riproduceva i ritmi delle canzoni che passavano in radio a quei tempi. Poi usciva tutto sudato tra le urla della madre che, però, non ebbero certo il potere di fermarlo anche quando le contese continuarono col passare del tempo: era l’inizio degli anni ’70, i volumi si facevano più alti e questo era tutto pane che lievitava per Giovanni che stava diventando un ragazzino con la passione del dj.
All’età di tredici anni il padre gli regalò il suo primo piatto che poi, unito a un secondo, a un mix e a due casse, costituì la prima attrezzatura per esercitarsi. Lo faceva nel pomeriggio, dopo la scuola, tra studio e allenamenti di calcio, nei ritagli di tempo. Poi arrivarono le feste in casa dove Giovanni veniva apprezzato da tutti : gli piaceva intrattenere e far divertire gli amici anche con tecnica e strumenti primordiali. Lo aiutava il suo orecchio. Con gli amici cominciò a organizzare feste aperte nei fondi, che all’epoca andavano di moda. I suoi modelli di riferimento erano i dj famosi del periodo come Riccardo Cioni, Federico l’olandese volante, Johnny Parker.
Fare il dj era molto costoso: i dischi si dovevano acquistare almeno una volta a settimana nei negozi specializzati, era l’unico modo per rimanere aggiornato e andare avanti anche se spesso era una rimessa invece che un guadagno.
Era difficile far coincidere tutto, tra l’altro Giovanni cominciò a giocare in ambito calcistico i fine settimana ed era anche impegnato in politica: nella Fgci inizialmente e in seguito venne eletto segretario di sezione a Montenero e vicepresidente per la circoscrizione 9 Ardenza La Rosa quando iniziò a ricoprire ruoli importanti in una cooperativa della grande distribuzione, cosi rallentò i ritmi della musica, ma senza abbandonarla.
Tutto questo fin verso la metà degli anni ‘90 quando riprese a pieno ritmo a fare il dj di professione. Tra l’altro quegli furono gli anni del passaggio dal vinile al cd e Giovanni visse in prima persona questa trasformazione: fu come ricominciare da capo.
La tecnica del mixaggio è diversa, ma anche qui l’orecchio ebbe un ruolo primario e per lui non fu un problema. Capì subito e fu un successo. Lavorava in locali della nostra zona, per diversi anni in provincia di Lucca, allo Skylab, lo Yo Yo, il Pickup, il Ciocco e diversi locali della Versilia, ma anche il Don Carlos a Chiesina Uzzanese e l’Astragalo a Castiglioncello.
Negli ultimi anni, e tutt’oggi, Gio’ Rombolini fa serate nei locali del litorale livornese e pisano come Da Qualche Parte (ex Acquarius, ndr) e Pappafico, tra i più conosciuti, ed è seguito da un numeroso stuolo di fans affezionatissimi che non si perdono una serata. Complice è proprio lei, la musica con la quale ha iniziato, quella dei mitici i mitici ’70 e ’80, che primeggia nella sua scaletta.
Gio’ anima le serate con la sua capacità comunicativa, con la sua disponibilità e con il suo sorriso che non ha perso neanche in questo delicato momento di emergenza che stiamo vivendo. E’ voluto rimanere in compagnia dei suoi seguaci attraverso il canale facebook dove offre la sua musica a 360 gradi con le dirette che trasmette tre volte a settimana, lunedì e mercoledì alle ore 19 a sfondo tematico, il sabato alle 21,30 musica mista.
Collegate casse potenti al vostro pc, allora, e siate pronti a ballare ai ritmi di Gio’… Andrà tutto bene.
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