Un altro rinvio per il Toscana Pride, l’edizione di Livorno si svolgerà nel 2022
31 Maggio 2021
Livorno, 31 maggio 2021 – Dopo il rinvio dello scorso anno, stata rimandata ancora, al 2022, la parata per il Toscana Pride che avrebbe dovuto svolgersi a Livorno. Già un anno fa l’iniziativa era stata rinviata a causa dell’emergenza coronavirus. Allo slogan ‘Liberiamo i diritti per una Toscana ancora più rainbow’, le 14 associazioni che compongono il Comitato organizzatore della manifestazione hanno comunque deciso di dare vita a iniziative di piazza diffuse, in cui rispettando le regole di distanziamento sociale e indossando la mascherina, le persone potranno scendere in strada insieme per celebrare la festa dell’orgoglio Lgbtqia+.
Previsti flash mob, reading, performance artistiche. Dal 21 al 26 giugno sono previsti talk sui diritti Lgbtqia+ in diretta Facebook, in cui il Toscana Pride si confronterà con i rappresentanti della Regione su temi chiave, dal contrasto alla discriminazione, all’educazione alle differenze, chiedendo all’amministrazione regionale di prendere impegni concreti.
Domenica 27 giugno in 6 città toscane: Arezzo, Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena si tornerà ad essere visibili nella lotta con i propri corpi, per affermare che per la comunità LGBTQIA+* toscana ci sono due priorità irrinunciabili: l’approvazione del DDL Zan subito e senza tagli e la realizzazione di un Patto per l’inclusione con la Regione Toscana che la impegni in azioni concrete a sostegno e a tutela delle persone lesbiche, gay, bisex, trans*, queer, intersex e asessuali.
Nel corso delle manifestazioni sono previsti flash mob, reading, performance artistiche. L’elenco completo delle città sarà disponibile sul sito: www.toscanapride.eu. Ma c’è di più, nella settimana dal 21 al 26 giugno, sono previsti talk sui diritti LGBTQIA+* in diretta FB, in cui il Toscana Pride si con-fronterà con i rappresentanti della Regione sui temi chiave del suo documento politico: autodetermi-nazione, contrasto alla discriminazione, educazione alle differenze, famiglie e affettività e salute e benessere, chiedendo all’amministrazione regionale di prendere impegni concreti.
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