Orchestra d’Archi alla Goldonetta, successo per le trombe soliste di Mari e Rosi
10 Luglio 2021
(Angela Simini) Livorno, 10 luglio 2021 – Passo dopo passo i teatri riaprono, pur nel rispetto delle norme anticovid ed il pubblico torna finalmente ad ascoltare la musica dal vivo, come è accaduto alla Goldonetta, dove l’Orchestra d’Archi del Conservatorio Mascagni ha spiegato i suoi 20 elementi, ha offerto un concerto in piena regola, che ha riscosso calorosi e meritati applausi. Bisogna riconoscere che è impegnativo per i musicisti tornare ad esibirsi in pubblico dopo una lunga sosta dell’ attività “dal vivo”, tanto più se si tratta di giovani allievi, come in questo caso, che comunque non si sono certo risparmiati nell’esecuzione di un programma nutrito e importante. Il concerto si è aperto con la Sinfonia n. 10 in si minore di un Felix Mendelssohn-Bartholdy appena quattordicenne, alla quale ha fatto seguito il Concerto RV 145 in sol maggiore per archi e basso continuo di Antonio Vivaldi e, dello stesso compositore, il Concerto in do maggiore RV 537 per due trombe e archi, che ha visto l’ottima performance dei due giovani solisti, Giulio Mari e Paolo Rosi.
Il Concerto Brandeburghese n. 3, in sol maggiore, BWV 1048, di Johan Sebastian Bach ha concluso questo spettacolo che ha incontrato il favore del pubblico.
“Aver rivisto finalmente in questi giorni i nostri allievi e docenti esibirsi in complessi numerosi e vari, superando il limite di soli quattro strumenti, ci mette di buon umore” così ha commentato il direttore del Mascagni, Renato Meucci, e ha proseguito: “E ci dà fiducia per rassicurare il pubblico che presto torneremo a offrire alla città numerosi concerti e – perché no? – anche ad avviare una stagione regolare del Mascagni”.
Nell’Orchestra del Mascagni, infatti, gli allievi sono affiancati da alcuni docenti, secondo una consolidata prassi che vede nel docente anche il maestro col quale misurarsi e che guida lo studente fino all’incontro col pubblico, il momento più impegnativo per il giovane strumentista. E’ quanto si è potuto apprezzare in questo concerto dove le insegnanti di violino Luisa Di Menna, Anna Maria Fornasier e Francesca Severini si sono alternate nel ruolo di primo violino concertatore e direttore, mentre i docenti
Agostino Mattioni e Paolo Tommasi guidavano le sezioni delle viole, il primo, dei contrabbassi, il secondo, con il professor Gabriele Micheli al clavicembalo.
L’organico, formato da alunne e alunni del Mascagni che meritano di essere nominati tutti, risulta così composto: Jacopo Barsotti, Marta Boschis, Bianca Bottai, Ilaria Da Dio, Emma Di Pascoli, Asia Guarguaglini, Alessio Mannelli, Sofia Moretti, Lorenza Sabatini, ai violini; Marta Degl’Innocenti e Marco Lorenzelli, alle viole; Leonardo Giovannini, Giulia Casini e Giada Campanelli ai violoncelli; Amedeo Verniani al contrabbasso insieme al professor Tommasi.
Il Conservatorio Mascagni, come oggi è giusto chiamarlo e considerarlo dopo le lunghe trafile per essere riconosciuto tale, dà costantemente prova di essere non solo un centro di studio e di alta formazione, ma anche di diffondere la cultura musicale a di produrre concerti di grande impegno per la città ed anche oltre le mura e i confini nazionali, come dimostrano i programmi recentemente annunciati.
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