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23 Novembre 2024

Lo stadio d'Ardenza dove gioca il Livorno (foto Amaranta)

Salvare il Livorno è un dovere della città, appello ad imprenditori ed ex illustri


(Anna Viola) Livorno, 15 luglio 2021 – Un appello agli imprenditori livornesi, o comunque a coloro che operano e fanno affari nella città di Livorno, è stato lanciato ieri, mercoledì 14 luglio, dal portale d’informazione sportiva Amaranta.it per sensibilizzare la classe imprenditoriale livornese, ma anche per smuovere gli ex calciatori del Livorno più sensibili, al fine di salvare il club di via Indipendenza dalla conclusiome della sua esperienza calcistica dopo 106 di storia.

“In questo momento, più che mai, c’è bisogno che la Livorno che produce ricchezza offra la sua garanzia, il suo intervento, la sua concreta disponibilità”, si legge nell’editoriale di Amaranta.it firmato da Marco Ceccarini. “E’ auspicabile che attraverso accordi tra le parti, magari sotto l’egida dell’Amministrazione comunale, alcuni imprenditori livornesi di punta, o che operano in città, garantiscano la cifra che serve. Questo, sia chiaro, per permettere l’ingresso di nuovi soci una volta salvata la società. A giochi fatti, qualora le cose dovessero volgere al meglio, sarebbe il minimo riconoscere a chi ha permesso il salvataggio il rimborso e il plauso per l’opera meritoria svolta. In alternativa, se le cose dovessero avere un esito infelice, la rimessa sarebbe minima perché non si chiede un impegno continuo ma una disponibilità, contenuta per i bilanci di un’azienda e una tantum, per salvare un patrimonio della città: la squadra di calcio simbolo di Livorno”.

E ancora, in un’altra parte di articolo, Ceccarini lancia l’appello sottoscritto dal portale Amaranta.it: “Da queste pagine telematiche, dunque, facciamo appello al mondo imprenditoriale livornese, alle associazioni che raccolgono ed organizzano industriali, commercianti ed impresari cittadini, a sollecitare i propri associati affinché, facendo prevalere il senso di responsabilità, possano intervenire a favore della continuità del club calcistico, garantendo al tempo stesso i dipendenti, una decina, che rischiano il posto di lavoro. Al tempo stesso facciamo appello affinché i molti giocatori od allenatori che operano ad alti e altissimi livelli nel calcio, i quali hanno legato la loro vicenda personale ai colori amaranto, non lascino disperdere la loro stessa storia agonistica. Il peggior dispetto che si può fare a chi vorrebbe vedere ammainato il vessillo amaranto è sospingerlo ancora verso l’alto, metterlo nelle condizioni di poter sventolare ancora, superbo e senza macchia, come dice l’inno del Livorno”.

Clicca e leggi – Un appello per salvare il Livorno (Amaranta.it)

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