Storia della cagnetta Maya, dalla Sicilia all’Elba con Sara, Manfredi ed Antonella
30 Ottobre 2021
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 30 ottobre 2021 – Sara, Manfredi e Antonella. I protagonisti di una bella storia nella quale trionfano sentimenti veri, per una significativa azione di solidarietà. I primi due sono giovani siciliani, di Caltanissetta, mentre l’altra donna è un’elbana, una portoferraiese. Tutti e tre sono legati dall’amore per gli animali. I loro destini si sono intrecciati perché un giorno del settembre scorso, Antonella Mettini, sposata con Marco Scutaro e madre di Mattia e Martino, ha scoperto casualmente l’immagine di Maya: una graziosa cagnolina che veniva proposta per l’adozione su Facebook.
Una breve intesa col marito, le opportune telefonate e i primi di ottobre, a sera, i coniugi traghettarono dal porto di Portoferraio dopo aver lasciato i loro giovanissimi figli ai nonni. Sbarcati a Piombino hanno raggiunto con la loro auto Siena. Alle una di notte li attendevano dei volontari i quali, grazie ad una lunga staffetta iniziata dal canile di Caltanissetta, si muovevano per lo Stivale per fare consegne di cani randagi o abbandonati. Ovviamente ai due portoferraiesi hanno offerto Maya, la piccola meticcia che ha 6 fratellini in provincia di Caltanissetta, a Delia, nel locale canile. A quel punto il marito di Antonella, Marco, l’ha presa in braccio carezzandola. Ha ricevuto in cambio una leccatina dal piccolo essere, che intendeva così ringraziare per la calorosa accoglienza. “Maya è entrata nei nostri cuori per sempre”, ha detto Antonella e quella notte i due elbani, con la cagnolina da poco acquisita, sono tornati a Piombino e si sono imbarcati per l’Elba con la prima nave delle 5,30.
“Un viaggio impegnativo – prosegue l’estetista, ricostruendo le vicende- ma ha permesso di accrescere la felicità nella nostra famiglia. Spero che altre persone facciano altrettanto adottando dei randagi: da sempre il cane è il più fedele amico dell’uomo”. Antonella si definisce ora mamma di Maya, la cagnolina siciliana meticcia color ruggine che adesso ha oltre 3 mesi. Si è irrobustita, è bellissima e diligente. Ma approfondiamo il ruolo dei due siciliani. Manfredi Marchese, un giorno ha ricevuto la telefonata da Antonella che aveva scoperto la chance di adozione della cagnolina dagli occhioni verdi. E sentiamo come si è arrivati ad attuare le pratiche per la consegna alla famiglia elbana.
Manfredi gestisce un terreno pieno di mandorli nei campi vicini al paese di Delia e mentre lavorava la terra era diventato amico di Frankie, una cagnetta randagia, che in seguito ha partorito sette cuccioli stupendi. “Il parto – spiega Manfredi – è avvenuto in un podere confinante e mi è stato subito chiarito dai proprietari che non avevano intenzione di accudire i cuccioli. E Frankie è scomparsa da un giorno all’altro. Allora ho seguito io i cuccioli spaesati ed affamati che senza madre rischiavano di finire male. Col passare dei giorni però mi sono reso conto che il migliore modo per accudirli era affidarli al canile di Caltanissetta e l’ho fatto d’intesa con l’associazione animalista locale “Oasi dei Pelosy”. Il randagismo è una brutta piaga sociale in Sicilia; per fortuna agiscono questi volontari. E presto Antonella da Portoferraio mi ha contattato perché voleva adottare Maya. Il mio impegno mi ha dato soddisfazione e sono molto contento che sia servito. Mi dà gioia sapere Maya felice all’Elba”. E concludiamo dicendo della giovane volontaria Sara Canizzaro, dell’associazione “Oasi dei Pelosy”, che ha avuto un ruolo determinante che ha detto: ” Con altre volontarie, compresa mia madre Alessandra, che cura i contatti per le adozioni, ma grazie anche ad Armando e Sabrina di “Randagini sotto un tetto”, ci siamo interessati a questi sette cuccioli. Da 15 anni gestiamo un nostro rifugio con 28 cani adulti, ancora in cerca di una casa.
In estate Manfredi ha chiesto aiuto perché la cagnolina randagia, Frankie, aveva partorito tanti cuccioli. Era opportuno li portasse al canile di Caltanissetta e intanto abbiamo lanciato con Instagram e Facebook, l’appello per farli adottare. Si è fatta avanti Antonella e dopo le verifiche del pre affido, per esser certi dell’idoneità di chi accoglie i randagi, una staffetta a più tappe e più volontari, ha portato Maya alla sua nuova famiglia. Si deve capire che adottare i cani randagi è una bellissima azione che fa nascere tanto amore”.
“Ora Maya è felice e cresce bene – conclude Antonella -. Sa stare seduta, obbedisce agli ordini e mugolando fa capire ogni suo bisogno. Ha il nostro giardino a disposizione ma sta volentieri in casa. E’ molto intelligente e i nostri figli l’adorano. Ringraziamo gli amici siciliani che ci hanno permesso l’adozione”.
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