Nelle sale il nuovo film di Soldini, la cura degli altri migliora l’essere umano
15 Novembre 2021
(Donatella Nesti) Livorno, 15 novembre 2021 – Un buon momento per il cinema italiano che dopo un anno difficile torna alla ribalta con molte pellicole presentate ai festival di Venezia e di Roma ed altre che scelgono Netflix, la piattaforma regina dello streaming balzata al vertice delle classifiche con la strepitosa e discussa serie “The squid game”, il gioco del calamaro ha raggiunto infatti oltre 17 miliardi di clic su youtube.
Nelle sale italiane, quindi anche in quelle della provincia di Livorno, è in programmazione “3/19 “il film di Silvio Soldini, autore del celebre ’Pane e tulipani’, con protagonista la brava Kasia Smutniak nel ruolo di un’avvocatessa di successo elegante ma in conflitto con la figlia ormai grande e con il suo tragico passato. La vita di Camilla viene sconvolta in una notte di pioggia a Milano. Un incidente stradale, di cui forse è responsabile, la coinvolge in un’indagine che la porterà molto lontana dai luoghi e dai paesaggi che è abituata a frequentare. Al suo fianco in questa strada misteriosa e incerta, c’è Bruno, direttore dell’obitorio, con cui Camilla – mentre cerca di ricostruire la vita di un estraneo – scopre sé stessa. Un film sul tema della cura degli altri, della responsabilità verso il prossimo, anche quando non c’è obbligo o perseguibilità penale e per estensione verso la società e l’ambiente. Un tema molto attuale in un periodo in cui sembra che nessuno voglia farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni. Soldini mette a confronto due mondi lontani anche se fisicamente vicini :quello degli avvocati d’affari gestito da uomini dove rare sono le donne come Camilla e l’altro con il direttore dell’obitorio che ha un rapporto costante con la morte ed è proprio lui che trasmette alla protagonista un altro punto di vista sulla vita.
E’ uscito su Netflix “Yara” , il film diretto da Marco Tullio Giordana – il regista de “I cento passi” tra gli altri- ha suscitato numerosi dibattiti in tutta Italia. La vicenda è drammaticamente nota: Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre 2010 da Brembate, paese della Bergamasca nel quale viveva insieme alla famiglia e il suo corpo fu ritrovato il 26 febbraio 2011. Il film si concentra soprattutto sulla figura di Letizia Ruggeri, il magistrato incaricato delle indagini, interpretata da un convincente Isabella Ragonese molto in sintonia con il personaggio “che non si è fatta influenzare di avere tutti contro che si è imbarcata in un’impresa che sembrava impossibile pur di dare una risposta ai genitori di Yara Gambirasio”. Il film è trattato con estrema delicatezza e riduce al minimo la presenza di Massimo Bossetti definitivamente condannato per l’uccisione della ragazzina tredicenne. Il film è al quinto posto del network con oltre 200 milioni di abbonati in circa 200 paesi nel mondo. Al primo posto in Italia, al secondo in Spagna, al terzo in Francia al sesto in USA e Gran Bretagna…«Ho scritto il soggetto quattro anni fa e nessuno voleva farlo – racconta il produttore Pietro Valsecchi , la si riteneva una storia troppo scabrosa. Alla fine ho trovato Netflix».
Presentata in anteprima alla Festa del cinema di Roma, la serie animata “Strappare lungo i bordi” è il nuovo progetto di Michele Rech in arte Zerocalcare. La serie è in uscita per Netflix, 6 episodi da circa 15 minuti l’uno ambientati nel famoso universo narrativo dell’autore.
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