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21 Novembre 2024

Quentin Tarantino (foto fornita da Nesti)

Pioggia di film per i sessant’anni di Quentin Tarantino


(Donatella Nesti) Livorno, 27 marzo 2023 – Oggi, 27 marzo, il celebre regista Quentin Tarantino ha compiuto 60 anni e tutte le tv e le piattaforme ripropongono i suoi nove film soprattutto nel nostro Paese, infatti il regista americano vanta origini italiane (suo padre, Tony Tarantino, era un italo-americano) ed ha da sempre dichiarato il suo amore per il cinema nostrano, soprattutto quello di genere. Ricordo quando il premiato regista fu presidente di giuria alla 67° Mostra del Cinema di Venezia del 2010 grazie alla scelta del direttore di allora Marco Muller. Nuovamente in laguna visto che il cineasta americano era già stato il padrino della retrospettiva “Italian King of the B’s” tenutasi in occasione dell’edizione del festival datata 2004. La nostra TV ha trasmesso in più occasioni una delle scene famose di Pulp Fiction, quella del ballo tra John Travolta e Uma Thurman sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry. Una sequenza diventata iconica, che alcuni ritengono sia un tributo a 8½ di Federico Fellini, ancora oggi tra le più citate dal pubblico e che a lungo è stata associata ai precedenti ruoli dell’attore (precisamente Tony Manero in La febbre del sabato sera). Figlio di un’infermiera e di un attore dilettante di origini italiane, il regista di Knoxville ha visto ogni genere di film sin da quando lavorava come commesso di un videonoleggio a Manhattan Beach, in California, dove si trasferì con la madre Connie all’età di 2 anni. Dal primo film visto da piccolo (Bambi) insieme al patrigno all’ossessione per gli spaghetti-western di Leone, fino alla smisurata collezione di dvd orientali, la sua passione cinefila è senza limiti. Quentin Tarantino ha riscritto la storia del cinema contemporaneo grazie uno stile che mixa violenza, dialoghi cult e citazioni dalla cultura pop. Molti ritengono che i suoi film pieni di sangue abbiano in realtà ‘sdoganato’ la violenza rendendola quasi ironica in omaggio ai suoi miti, i ‘ragazzacci del cinema’ e cioè Coppola, Bogdanovich, De Palma, Scorsese, Lucas, Milius, Spielberg e Schrader, i quali si misero a fare film che, tendenzialmente, coniugavano qualità e incasso, passato e presente.

Attualmente sono nove i film del regista, vincitore di due Premi Oscar (per le screenplays di Pulp Fiction e di Django Unchained), il cineasta italoamericano è pronto a far tremare Hollywood con la sua decima e ultima pellicola che s’intitolerà The Movie Critic. Ricordo che durante l’edizione della 67a Mostra del cinema del 2010, Tarantino si univa spesso al pubblico durante le proiezioni e fu lui a premiare la vincitrice Sofia Coppola con il Leone d’Oro per il film Somewhere e per non smentire il suo amore per l’Italia sarà ad Aprile a due manifestazioni, a Brescia con il critico Antonio Monda ed a Milano per un evento speciale della 24°edizione della Milanesiana diretta da Elisabetta Sgarbi.

Sono stati attribuiti alla regista Liliana Cavani e all’attore Tony Leung Chiu-wai i Leoni d’Oro alla carriera della 80°Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera.
“Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima”, ha dichiarato, nell’accettare la proposta, Liliana Cavani, che ha partecipato alla Mostra di Venezia già nel 1965 con Philippe Pétain: Processo a Vichy, Leone di San Marco per il documentario, e poi più volte con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969), tra gli altri, fino a Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012).

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