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3 Dicembre 2024

Il Livorno nella ripresa liquida il San Donato nel deserto dell’Ardenza, 2 a 0


(Luca Aprea) Livorno, 23 marzo 2024 – In uno stadio d’Ardenza spettrale a causa della gara senza pubblico il Livorno rilancia le sue ambizioni e torna alla vittoria battendo 2 a 0 il San Donato Tavarnelle grazie alle reti nella ripresa di Curcio su rigore e di Sabattini in pieno recupero. Un successo che, in virtù del concomitante pareggio del Grosseto sul campo del Ghiviborgo consente agli amaranto di recuperare una posizione in classifica. La partita è stata tutt’altro che spettacolare ma il Livorno, molto evanescente in attacco, ha avuto comunque il merito di provare a condurre sempre le operazioni e di sopperire alle ormai note lacune, con cuore corsa e disposizione al sacrificio. E, stavolta, va ammesso, anche un pizzico di fortuna ha aiutato gli amaranto.

Nell’undici iniziale Fossati (squalificato, in panchina c’è ancora Correale) scioglie i due dubbi della vigilia scegliendo Goffredi e Tenkorang. L’esterno viene ancora una volta preferito a Savshak come quota 2005 mentre l’attaccante italo-ghanese viene scelto vince, un po’ a sorpresa, il ballottaggio con Cori.

Il copione della gara è quello previsto: gli amaranto fanno la partita, il San Donato Tavarnelle, sornione, sta sulle sue pronto ad affondare il colpo appena possibile. E la prima occasione della partita è proprio per gli ospiti con Bellini che da ottima posizione chiama subito in causa Facchetti. Il Livorno risponde subito con una clamorosa mischia sulla linea di porta dove prima Giordani e poi Tanasa mancano il tap-in vincente. Gli amaranto, ancora poco brillanti, fanno fatica a creare occasioni e quando ci arrivano hanno le polveri bagnate Camara di testa da pochi passi manda alto e Giordani, al tramonto del primo tempo, perde l’attimo consentendo a un difensore ospite di ribattere la sua conclusione. Il resto sono tutti tentativi dalla distanza ma Luci e Nardi non trovano mai la porta. Il San Donato, nel mezzo, riesce a confezionare un’altra palla gol sempre con Bellini ma la sua deviazione volante termina a lato. Il primo tempo finisce con uno scialbo 0-0 con un Livorno che sembra stretto parente di quello di Bagno di Gavorrano.

All’intervallo Fossati ridisegna il Livorno inserendo Savshak e Sabattini al posto di Brenna e di un deludente Camara. Soprattutto l’inserimento di quest’ultimo regala maggiore brio al centrocampo amaranto dove giganteggia un capitan Luci monumentale. Il Livorno ha un’altra occasione per passare al 12’ quando un velo di Tenkorang libera Giordani che però si fa ipnotizzare da Manzani in uscita. E’ l’episodio che convince il mister amaranto a rompere gli indugi e passare a un assetto decisamente più offensivo con l’inserimento di Menga e Cori al posto di Goffredi e di un Giordani decisamente appannato. Neanche il tempo di registrare sui taccuini i cambi che arriva l’azione che “apre” la partita. Tenkorang arpiona un pallone in area ma al momento di girarsi viene steso da Marianelli. Dini non ha dubbi e decreta il calcio di rigore. Dal dischetto Curcio è freddo e spiazza Manzani. Il gol del vantaggio, come spesso accaduto, però, fa venire il “braccino” agli amaranto. Il San Donato fiuta il gol del pareggio e in pochi minuti colleziona due nitide palle gol: la più clamorosa è la prima con il diagonale dell’ex Francesco Neri che centra il palo a Facchetti battuto. Poi ci pensa Carcani, praticamente sulla linea di porta, a salvare il Livorno. Gli amaranto, per la verità, un’occasione per raddoppiare ce l’avrebbero pure ma Cori da zero metro calcia sui gradoni deserti della Nord.

Nei quattro minuti di recupero, poi, succede di tutto: Facchetti decide di farsi perdonare l’erroraccio di domenica scorsa chiudendo la porta sulla pericolosissima conclusione di Barazzetta poi sul capovolgimento di fronte il Livorno, finalmente, riesce a chiuderla. Nardi lascia il fioretto per la sciabola e recupera un pallone prezioso servendo il subentrato Menga che appoggia per Sabattini: il numero 21 amaranto solo davanti al portiere insacca e mette in ghiaccio i tre punti. Bollenti, invece, gli spiriti del capitano gialloblu Frosali che in quel che resta della partita trova il tempo di rimediare il secondo giallo e l’inevitabile espulsione.

Il Livorno non è bello ma è vivo. Quel che basta per riprendersi il terzo posto e mantenere vive le speranze promozione. Considerando la settimana appena trascorsa non è poco. E giovedì a Pontedera contro il Cenaia c’è subito un’altra battaglia da non fallire.

Livorno – San Donato 2 a 0 (0 a 0)

Livorno (3-5-2): Facchetti; Brenna (1’ st Savshak), Tanasa, Curcio; Camara (1’ st Sabattini), Bellini, Luci, Nardi, Goffredi (16’ st Menga); Giordani (16’ st Cori), Tenkorang (26’ st Carcani). A disp: Albieri, Frati, Schiaroli, Luis Henrique. All. Correale (Fossati squalificato).

San Donato Tavarnelle (3-4-3): Manzari; Videtta, Chiti, Frosali; Sichi (5’ st Forte), Calamai, Marianelli (29’ st Papalini), Belli (26’ st Gianneschi); Bellini (13’ st Petronelli), Neri; Bocci (26’ st Barazzetta). A disp: Campinotti, Gistri, Seghi, Oitana. All. Brachi.

Arbitro: Dini di Città di Castello.

Reti:18’ st Curcio (L) rig. 47’ st Sabattini (L).

Note: gara disputata a porte chiuse; ammonito Brenna (L) Goffredi (L) Giordani (L) Luci (L); espulso Frosali (S) per somma di ammonizioni; angoli 7 a 2; recuperi 1’ pt 4’ st.

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