624 milioni da UE per sviluppo rurale dalla Toscana
6 Aprile 2017
Firenze – 6 aprile. In un anno e mezzo già stanziati 624 milioni di euro su un totale di quasi 962 (91 in più rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013): è questo, in estrema sintesi, l’andamento del Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Toscana. Il dato è stato fornito in apertura della terza Conferenza regionale dell’agricoltura, che si svolge al Real Collegio di Lucca.
Il principale strumento di finanziamento delle politiche agricole regionali, approvato nel maggio 2015 per coprire un periodo di sette anni (2014-2020), ha avuto un avvio rapidissimo, tanto che in un anno e mezzo sono stati stanziati i due terzi dell’intera dotazione finanziaria. Soprattutto su alcune misure (da quelle sull’agricoltura biologica a quelle che riguardano l’inserimento dei giovani in agricoltura) si è registrato da subito un interesse elevatissimo, a testimonianza della spinta all’innovazione nel comparto toscano. Dei 962 milioni di euro l’UE contribuisce per il 43,12%, la restante parte è cofinanziata dalla Regione e dallo Stato.
Il principio di base del Psr è quello di mettere non solo l’agricoltore, ma gli anche altri soggetti del mondo rurale, al centro delle azioni del Programma. Le azioni hanno l’obiettivo di permettere alle aziende di migliorare la competitività, contribuire alla conservazione dell’ecosistema e all’adeguamento ai cambiamenti climatici, allo sviluppo economico e sociale dei territori rurali, con particolare riferimento a quelli montani. Il Psr 2014-2020 della Toscana, in coerenza con la nuova strategia Europa 2020, è basato su 6 priorità, che si riassumono in: innovazione, redditività, filiere, tutela dell’ambiente, promozione fonti energetiche rinnovabili, integrazione sociale.
Sono 18 i bandi e le procedure negoziali già pubblicati nel corso di questa prima fase di attuazione del piano. Tra questi da segnalare la partecipazione al bando agricoltura biologica (2.059 domande tutte finanziate) e al pacchetto giovani (oltre 800 domande finanziate). Da segnalare anche la partecipazione alla sottomisura “Investimenti aziende agricole” (472 domande finanziate), ai progetti integrati di filiera (39 progetti finanziati), alla sottomisura relativa alle indennità compensative nelle zone montane (3326 aziende finanziate) .
Sono 10 i bandi attualmente aperti con un totale di 42 milioni a disposizione e 14 quelli che saranno aperti entro la fine del 2017 con un ulteriore stanziamento di 94 milioni. Tra le voci di finanziamento: la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (10 mil) la salvaguardia della biodiversità, l’agricoltura sociale, l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, il miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole e anche gli interventi relativi agli strumenti finanziari.
Gli strumenti che la Pac offre per il sostegno dell’agricoltura sono divisi in due grandi aree: un pilastro è quello dei programmi di sviluppo rurale, ed è quello cui si riferiscono questi dati. L’altro è quello degli interventi diretti di sostegno al reddito degli agricoltori e degli aiuti al mercato attraverso le cosiddette Organizzazioni Comuni di Mercato, misure per equilibrare gli impatti sui mercati agricoli comuni esercitati da fattori esterni quali le condizioni atmosferiche o un’elevata volatilità dei prezzi. Per questo pilastro le cifre indicano che in Toscana nel 2015 e nel 2016 sono stati effettuati pagamenti diretti e aiuti alle Organizzazioni comuni di mercato per oltre 372 milioni di euro.
L’erogazione dell’insieme di tutti i pagamenti è gestita dall’Organismo pagatore regionale Artea.
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