Invito alla lettura: Emmanuel Macron, Mauro Zanon, Tito Boeri
24 Luglio 2017
(Giuseppe Barabino) Livorno, 24 luglio. Invito alla lettura. Ultime proposte.
Emmanuel Macron. “Rivoluzione”. Edizione La Nave di Teseo, pagg. 237 €.18,00.
L’autore, nato ad Amiens nel dicembre del 1977 da una famiglia di medici ospedalieri, ha frequentato l’Ecole normale superieure di filosofia, ha vinto il concorso all’Ecole nazionale d’amministrazion (ENA) ed ha cominciato a servire lo Stato presso l’ambasciata di Francia in Nigeria. Successivamente è divenuto relatore generale aggiunto della Commissione per la liberation de la croissance francese presieduta da Attali, per poi abbandonare questo settore e raggiungere quello privato e l’impresa. Ha lavorato per quattro anni alla Banca d’affari Rothschild, dove ha guadagnato parecchio, senza arricchirsi. Nel 2012 ha scelto di lasciare la Banca e tornare allo Stato su suggerimento di Hollande, per preparare il programma, e dopo la sua elezione è tornato all’Eliseo, come segretario generale aggiunto del Presidente. Nel 2014 è stato chiamato dal Presidente per occupare il posto di Ministro dell’Economia, dell’industria e del digitale. Ha dato poi le dimissioni da Ministro, ha costituito un movimento autonomo distante dai partiti chiamandolo “ En Marche “ ed ha vinto alla grande le elezioni presidenziali, divenendo il nuovo Presidente della Repubblica francese nel 2017.
In XVI capitoli di fitta narrazione Macron spiega chi è, e in ciò in cui crede, la grande trasformazione avvenuta, la Francia che vogliamo, la necessità di investire nel futuro, e di produrre in Francia per salvare il pianeta, il bisogno di educare i propri figli, e poter vivere del proprio lavoro, fare di più per chi ha di meno, riconciliare la Francia, proteggere i francesi, prendere in mano il nostro destino, rifondare l’Europa e restituire il potere a chi fa. Tutto questo permeato da un sano ottimismo per un cambiamento profondo, che ha conquistato molti giovani francesi per una ripresa concreta della Francia, suscitando ampie speranze in tutta l’Europa, per una profonda trasformazione della stessa Unione..
Mauro Zanon “Macron. La rivoluzione liberale francese “ Prefazione di Giuliano Ferrara, Edizione Marsilio ancora, pagg. 155, €.12,00.
L’autore, risiede da diversi anni a Parigi. Corrispondente per il “ Foglio “, collabora con il mensile francese “ Causeur “ traccia un’ampia biografia della vicenda Macron , corredandola di nomi e cognomi di persone che lo hanno conosciuto e certamente influenzato, e lo hanno portato a superare gli steccati di una politica tradizionale di destra/sinistra. Con un movimento creato quasi dal nulla, che aspira a creare una Francia che trasmetta cultura e valori, che creda nella sua possibilità, che sappia rischiare e sperare, che sia giusta e intraprendente in cui ciascuno possa scegliere la propria vita, e viva del proprio lavoro. Una Francia riconciliata, che si prenda cura dei più deboli e ridia fiducia ai francesi. Espressioni e intendimenti che lo hanno portato in breve all’Eliseo, con ampi suffragi.
Ferrara nella prefazione sintetizza che Macron è l’incredibile divenuto fenomeno politico, anche più di quanto non lo sia stato Donald Trump, con le sue mattane, nella vicenda presidenziale americana.
Il libro si legge bene insieme a quello scritto dallo stesso Macron, pieno di tensione morale e impegno civile, che non si ravvisano in questa cronistoria.
Tito Boeri “Populismo e stato sociale” Editori Laterza, pagg. 49 €.9,00.
L’autore, Presidente dell’INPS dal 2015, è stato per 10 anni consulente dell’OCSE, poi del FMI, della Banca mondiale e della Commissione europea. Insegna economia del lavoro alla Bocconi, e in questa opera sostiene che il populismo, che asseconda le paure e gli entusiasmi del popolo, e si fa promotore di politiche senza considerare le conseguenze del Paese, è figlio della perdita di credibilità dello stato sociale. Occorre quindi dare risposte innovative, eliminando i trattamenti di favore, e rendere la protezione sociale più efficiente per raggiungere chi ha effettivamente bisogno di aiuto. Spezza una lancia a favore degli immigrati che hanno reso più competitive le nostre imprese, e risolto i problemi di molte famiglie italiane nel colmare le falle evidenti del nostro stato sociale per le persone non-autosufficienti, e ricorda che gli immigrati versano ogni anno otto miliardi di contributi sociali, e ne ricevono tre in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di cinque miliardi per le casse dell’INPS. Propone infine che i diversi paesi dell’Unione europea si dotino di un unico codice identificatico contributivo che faciliti l’aggiornamento dei contributi versati nei vari stati.
In appendice un elenco della presenza dei vari partiti populisti europei negli stati dell’Unione, ove sono al potere in cinque paesi ( Finlandia, Grecia, Lituania, Slovacchia e Ungheria ), oltre che in due paesi membri dell’Area economica europea ( EEA) ovvero la Norvegia e la Svizzera. barabino.giuseppe@email.it
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