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23 Dicembre 2024

La singolar tenzone all’interno del Pd livornese


(Massimo Masiero) Livorno, 28 agosto. La singolar tenzone politica all’interno del Pd, innescata dalla richiesta, scritta in un documento, di cinquanta componenti dell’assemblea comunale di convocare il congresso anticipato dell’unione per affrontare, con progetti e programmi chiari sulla città, i prossimi due anni in vista delle elezioni amministrative del 2019, si è sviluppata come è ormai consuetudine su facebook ed ha investito direttamente i due maggiori protagonisti “dem”, entrambi renziani: il segretario dell’unione comunale Federico Bellandi, direttamente interessato e l’altrettanto coinvolto Lorenzo Bacci, segretario territoriale e sindaco di Collesalvetti. Il quale ha subito replicato rivolgendosi “piccato” specialmente a Francesco Gazzetti, giornalista, consigliere regionale,anche lui renziano, si parla di eventuale candidato a sindaco, che ne sostenne alla candidatura a Firenze, uno dei firmatari più in vista del documento. Bacci si chiede il perché dell’iniziativa quando ci sono già programmi definiti e sfide decisive e anche “sedi deputate” a fare chiarezza sulla richiesta che sarebbe “mossa da tutto tranne che dall’interesse per Livorno”, mentre proprio solo per fare chiarezza sul futuro della città i cinquanta sottoscrittori chiedono il congresso al di là di qualsiasi appartenenza di corrente. Bacci aggiunge: “Chi vuole interrompere il nuovo corso avviato tra fine 2014 e inizio 2015, quando ci siamo dovuti occupare di raccogliere i pesanti cocci del fallimento registrato alle amministrative 2014, magari per restaurare la stessa scena così foriera di insuccessi, avrà modo, se vorrà, di dare seguito a questi propositi tristi e strumentali avallati (e lo sottolineo con stupore misto da amarezza), anche da Francesco Gazzetti, che pare essersi reso strumento, nella tradizione del peggiore politicismo, di chissà quale gioco di potere che con Livorno non ha niente a che fare, come si legge già da giorni sulla stampa regionale e locale”. Al collega Bellandi il segretario territoriale esprime solidarietà e l’invito di andare avanti. La risposta di Gazzetti via web non si è fatta attendere: “L’unico obiettivo è quello di far svolgere il congresso dell’unione a ottobre proprio per “prepararci a vincere le elezioni amministrative”. E ancora: “C’è un unico obbiettivo che sottende alla richiesta di far svolgere il Congresso del Pd di Livorno ad ottobre e questo obbiettivo è prepararci per tornare a vincere le elezioni amministrative. Questo è il vero punto politico, l’unica cosa che conti veramente. Livorno è stanca dell’includenza e dell’improvvisazione del Movimento 5 Stelle e chiede di cambiare. Camminando per le vie della città, nelle piazze, al mercato come nelle nostre periferie questa voce sta diventando un grido fortissimo e noi dobbiamo essere in grado di ascoltarlo e di farlo nostro. È questo che viene chiesto al Pd ed a ciascuno di noi. Arroccarsi e trincerarsi dietro interpretazioni di norme e codicilli non sembra essere la strada giusta per arrivare a questo risultato. Dobbiamo aiutare la città a rialzare la testa e lo dobbiamo fare non con i veti ma con una proposta politica, che offra opportunità e speranze. La linea ce l’ha indicata chiaramente il nostro segretario nazionale e l’ha fatta suonando la carica, interpretando così perfettamente il sentire dei livornesi”. Nelle scorse settimane i vertici del Pd avevano annunciato una conferenza programmatica per fare il punto sulla situazione locale. Il futuro indicherà quale sarà la migliore linea da seguire. Attendere la scadenza naturale del marzo 2019 significa per buona parte degli iscritti essere già in campagna elettorale con già indicato il nome del candidato sindaco. Nella foto: terzo da sin, Bellandi, Sandra Scarpellini sindaco Castagneto C, Bacci e Gazzetti.