Vertenza Unicoop, rotte le trattative, proclamato lo sciopero. Sindacati: “La Cooperativa agisce in modo scomposto e schizofrenico, creando solo caos “
2 Novembre 2017
Livorno, 2 novembre. Una giornata di trattative serrate, con toni estremamente, a Firenze, non sono servite ad allentare la tensione tra dirigenza e sindacati nazionali sulla vertenza UniCoop Tirreno.In serata c’è stata la rottura e la proclamazione dello sciopero da parte della Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil il 13 dicembre prossimo. Lo testimonia il duro commento di Alessio Di Labio, che ha condotto il confronto per la Filcasms nazionale: “Inevitabile lo sciopero: la Cooperativa continua ad agire in modo scomposto e schizofrenico, senza condivisione e creando soltanto caos”
Al tavolo erano presenti per UniCoop Tirreno il direttore Cristetti e la referente delle relazioni sindacali Federighi, per Filcams, Fisascat e Uiltucs i segretari nazionali, le segreterie regionali e territoriali e delegati provenienti da tutta Italia.
La discussione è stata incentrata, da parte sindacale, sulle criticità che hanno portato allo stato di agitazione “Abbiamo chiesto risposte concrete sul rispetto dell’accordo del 9 maggio – spiegano le segreterie – che è stato disatteso dopo soltanto un mese dalla presentazione al Ministero del Lavoro, in virtù del quale sono stati ottenuti strumenti di ammortizzazione sociale e approvato, con voto certificato, da 2200 lavoratori.
Terziarizzazioni, cessioni, chiusure, aumento degli esuberi, apertura di procedure di mobilità, il mancato confronto sugli interventi in sede, la mancata applicazione degli ammortizzatori sociali e sull’avanzamento della riorganizzazione sono i punti sui quali Cristetti, da solo, non è stato in grado di dare risposte puntuali: “Quasi non avesse mandato – prosegue la delegazione sindacale – e, infatti, impossibile non notare l’assenza dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo e del direttore generale Canova, che intervengono ai Cda di UniCoop Tirreno, ma non alle trattative durante le quali pretendiamo di sapere quali sono i progetti della Cooperativa, se il piano industriale sarà in grado di salvaguardare l’identità di UniCoop Tirreno”.
“Ci salviamo tutti o non si salva nessuno – aggiunge Pieralba Fraddanni, segretaria generale della Filcams Livorno – si deve avere la consapevolezza che tutti sono a rischio, al momento le azioni unilaterali hanno effetto soltanto su alcuni lavoratori, ma è in discussione la tenuta stessa dell’azienda”.
“Per noi – conclude il segretario nazionale Di Labio – è ancora valido l’accordo del 9 maggio, ma l’azienda lo disattende puntualmente: al tavolo è stato dichiarato che i conti sono ancora in disordine. La situazione in Campania e la chiusura di Terracina sono l’esempio emblematico per cui si lasciano indietro i lavoratori per far quadrare i conti, senza guardare in faccia a nessuno”.
Il 13 dicembre pertanto è la data individuata per un grande sciopero generale dei dipendenti della cooperativa, che sarà preceduto da un’ora di sciopero l’11 novembre per chiedere alla cooperativa di cambiare posizione e da un attivo nazionale dei delegati il 14 novembre che si terrà sotto la sede nazionale di Asncc.
Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- Cent’anni fa nasceva Badaloni, lo storico Bertini: “Ricordiamolo almeno sui social” - 21 Dicembre 2024
- Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste” - 20 Dicembre 2024
- Siglato l’accordo con Toremar per i collegamenti con l’Elba e la Capraia - 20 Dicembre 2024