A Ciampi dedichiamo via Ricasoli o via Cadorna
10 Dicembre 2017
(Marco Ceccarini) Livorno, 10 dicembre – Lasciamo stare Dario Nardella, il sindaco di Firenze, che per farsi bello ha preso al volo l’assist servitogli dal sempre inappropriato primo cittadino di Livorno, Filippo Nogarin, che aveva proposto di intitolare la Rotonda d’Ardenza a Carlo Azeglio Ciampi e poi ha fatto marcia indietro, facendosi appunto superare dal sindaco fiorentino, che ieri, 9 dicembre, ha dedicato un piazzale all’ex presidente livornese della Repubblica italiana. Lasciamo stare Nardella, dicevamo, pur capendo che la sua operazione sembra avere il mero scopo di dimostrare, a chi vuol crederci, che il Pd in quattro e quattr’otto fa quello che i Cinque Stelle annunciano senza concretizzare.
Quello che viene da chiedersi, osservando che ieri Nogarin ha ricordato con reverenza l’ex presidente in quello che sarebbe stato il giorno del suo compleanno, è come si fa ad omaggiare l’ex capo dello Stato, recandosi sulla sua tomba, pensando in questo modo, evidentemente, di rimediare alla brutta figura fatta lanciando un’idea e poi lasciandola decadere. Quello che forse Nogarin potrebbe fare, per rimediare almeno in parte, è togliere il nome di Bettino Ricasoli a una delle principali strade di Livorno o quello di Luigi Cadorna a un’altra strada del centro cittadino per dedicare una di queste due proprio all’illustre concittadino.
L’intitolazione di una strada a Ricasoli, politico conservatore della Toscana preunitaria e per molti anni protetto dall’Austria imperiale, è incompatibile con la storia democratica di Livorno in quanto, come assistente dell’esercito austriaco in occasione dell’assedio del maggio 1849, contribuì ad aprire la breccia di San Marco che decretò la resa dei livornesi, la condanna a morte del capopolo Enrico Bartelloni e l’esilio di Andrea Sgarallino. Ugualmente è inconcepibile che Livorno mantenga una strada del proprio centro intitolata a Cadorna, capo supremo dell’Esercito italiano durante la prima guerra mondiale, responsabile della disfatta di Caporetto ma soprattutto generale inadeguato e uomo che dette dimostrazione di disprezzare gli esseri umani che nella vita ricoprivano un ruolo inferiore al suo.
Detto tutto questo, in ogni caso, l’errore che Nogarin ha fatto, nella vicenda dell’intitolazione non concretizzata a favore di Ciampi, è stato stato quello di pensare di cambiare il nome alla Rotonda d’Ardenza, che è nel cuore dei livornesi, ma non solo dei livornesi, con quella denominazione e con quel riferimento geografico. Un errore, questo, forse dettato dal fatto che egli stesso non è livornese e quindi, forse, non conosce nel profondo l’animo di questa strana ma affascinante città. Tuttavia, se il sindaco sceglierà una strada o una piazza qualsiasi, magari proprio via Ricasoli o via Cadorna, probabilmente nessuno avrà da ridire ed anzi troverà non pochi consensi attorno all’idea di valorizzare il nome dell’ex capo dello Stato.
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