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21 Novembre 2024

Arrestato un ivoriano e altri tre stranieri denunciati dalla Polizia a Livorno


Livorno, 21 agosto – Nella serata di ieri, lunedì 20 agosto, una serie di controlli a persone e mezzi, controlli predisposti e coordinati dalla Questura di Livorno, hanno portato all’arresto di un cittadino ivoriano e alla denuncia di altri tre stranieri in attesa di definizione della loro posizione sull’intero territorio italiano.

Gli agenti ed i militari hanno ripetuto i controlli in piazza della Repubblica e nelle vie limitrofe, in piazza Garibaldi e in piazza Grande. Sul campo, alcune pattuglie del reparto Prevenzione del Crimine che hanno lavorato assieme ai colleghi dell’Ufficio Prevenzione Generale di Livorno e alle pattuglie della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale. Complessivamente sono stati controllati 100 mezzi e 50 persone.

Durante i controlli effettuati in piazza Garibaldi, durante alcune identificazioni, nel tentativo di procedere al riconoscimento di un cittadino africano, con capelli rasta e in evidente stato di alterazione alcolica, le forze dell’ordine hanno dovuto faticare più del previsto. Lo stesso, infatti, non solo si è rifiutato di fornire le proprie generalità, ma ha cominciato ad inveire contro gli agenti proferendo nei loro confronti offese di qualunque tipo.
A quel punto il capopattuglia ha dato disposizioni al proprio collaboratore di richiedere altro personale in aiuto, ma lo straniero ha sferrato un colpo alla mano della poliziotta facendole cadere la radio portatile e procurandole la distorsione del dito della mano destra. Nel tentativo di bloccare l’uomo ne è nata di conseguenza una colluttazione. I poliziotti di altre pattuglie giunte nel frattempo sono riusciti, con non poca difficoltà, a bloccare lo straniero violento. Che, una volta arrivato in Questura, ha continuato ad opporsi alle operazioni di fotosegnalamento che hanno comunque portato al suo riconoscimento. Si tratta di C.L, nato in Costa d’Avorio nel 1992, cittadino con precedenti per violenza sessuale, già richiedente asilo, a cui è stata rifiutata la protezione internazionale.
Gli agenti di Polizia rimasti coinvolti nella colluttazione sono ricorsi alle cure, per le contusioni riportate, al Pronto soccorso dell’Ospedale di Livorno. Il 26enne è stato quindi arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità e, su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato accompagnato in carcere alle Sughere.

Nell’esecuzione dei controlli va segnalato anche il blitz, effettuato all’interno di un’attività commerciale dentro la quale un uomo alla vista degli agenti ha tentato di uscire dalla retro del negozio. Fermato, è stato avvicinato dall’auto di servizio per essere identificato, ma improvvisamente si è divincolato, tentando una fuga precipitosa in direzione del Mercato, durante la quale si è disfatto di un involucro di colore nero gettandolo tra le auto in sosta. Raggiunto dagli agenti, è stato condotto in Questura poco dopo e identificato per N.A., marocchino del 1995, privo di precedenti penali, ma con un provvedimento di respingimento alla frontiera emesso dalla prefettura di Trapani. L’involucro recuperato e sequestrato conteneva altri tre piccoli contenitori. Il 23enne è stato dunque perquisito e trovato in possesso di altri cinque confezioni di cellophane e 445 euro in contanti. La sostanza sequestrata è risultata essere cocaina per un peso di 2,88 grammi. Lo straniero è stato quindi denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio e per inottemperanza all’ordine di allontanamento entro sette giorni dalla data di notifica avvenuta lo scorso 26 giugno ad opera della Questura di Trapani.

In piazza Grande, infine, sono stati fermati e controllati due cittadini. Il primo, O.F., nigeriano del 1985, irregolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato, appena uscito dal carcere per reati inerenti al traffico di stupefacenti. L’altro, M.J., tunisino del 1991, con precedenti a carico, ex richiedente asilo a cui è stata rifiutata ogni forma di protezione.
Entrambi sono stati denunciati per inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio nazionale.