Vai a…

Costa Ovestsu Google+Costa Ovest on YouTubeCosta Ovest on LinkedInCosta Ovest on TumblrRSS Feed

24 Novembre 2024

Arriva “La La Land” di Chazelle, 14 nomination ai premi Oscar


(Donatella Nesti) – Come avevamo previsto fin dalla sua prima proiezione, che ha inaugurato la 73à Mostra del Cinema di Venezia, La La Land di Damien Chazelle è destinato a raccogliere premi e consensi, dobbiamo quindi riconoscere ai selezionatori della prestigiosa Mostra di aver scelto anche questa volta il film giusto dopo i successi degli anni passati. Esordire a Venezia porta fortuna infatti Birdman di Alejandro G. Iñarritu, film d’apertura e in concorso nel 2014, come Gravity di Alfonso Cuaron, altra apertura ma fuori concorso nel 2013 hanno raccolto l’Oscar come miglior film otto mesi dopo. Anche l’anno scorso Spotlight, mostrato a Venezia in prima mondiale, il 28 febbraio 2016 ha vinto l’ambita statuetta come miglior film, per la sceneggiatura originale, miglior attore non protagonista. Quest’anno sarà il regista Damien Chazelle a raccogliere molti Oscar dopo aver già vinto sette Golden Globe. Durante il Festival di Venezia non capita spesso di accogliere un film con grandi applausi dopo la scena iniziale veramente bellissima, ma è accaduto durante la proiezione in sala Darsena, riservata agli accreditati, del film d’apertura La La Land, una buona premessa perché la pellicola venisse lanciata verso premi importanti e dispiace che la giuria veneziana non abbia attribuito al film il meritato Leone assegnato invece al film filippino di Lav Diaz.
La storia inizia dove tutto inizia, a L.A. sull’autostrada. È lì che Sebastian(Ryan Gosling) incontra Mia,(Emma Stone) in un ingorgo stradale assordante realmente girato sulla California Highway Patrol che rispecchia perfettamente il momento della vita che stanno affrontando. Tutti e due sono concentrati nel realizzare quelle quasi impossibili speranze che sono l’anima della città: Sebastian cerca di far appassionare la gente del XXI secolo al jazz tradizionale, Mia insegue un’audizione dopo l’altra. Ma nessuno dei due si aspetta che quel fatale incontro li porterà a compiere passi che non avrebbero mai fatto da soli.
E proprio i passi che compiono l’uno verso l’altra , in modo conflittuale, per raggiungere i loro sogni artistici, sono il mondo di La La Land – un mondo di colori, luci, suoni, musica e parole che ci trascinano nell’estasi della felicità che tutti inseguiamo… e nell’angoscia delle passioni che ci tormentano.
La La Land permette a Chazelle di rendere omaggio alle leggende del cinema e nello stesso tempo di portare sullo schermo come universo incantato, ma anche reale e palpabile, il territorio umano più privato – il territorio delle relazioni intime, dei sogni più audaci e dei momenti in cui le strade che si prendono decidono un intero destino. Un film gradevole ed emozionante, con ottima musica e due grandi interpreti. Emma Stone, vincitrice a Venezia della Coppa Volpi era presente alla conferenza stampa insieme al regista ed allo sceneggiatore e si è mostrata molto disponibile con pubblico e fotografi. Sono tantissime le attrici famose che, come Mia, hanno passato anni ad inseguire il primo ruolo, la prima occasione e nell’attesa sono state cameriere, commesse, babysitter, gelataie. Tante storie che dimostrano una cosa soltanto: non smettere di sognare e credere nel proprio talento perché anche servendo cappuccini si può diventare una star.
“Per me era importante realizzare un film su due sognatori, su due persone che hanno grandi sogni che li fanno avvicinare, ma che li portano anche a separarsi”, ha detto Chazelle. “La La Land è diverso da Whiplash sotto molti aspetti, ma tutti e due affrontano un argomento che sento molto: come mantenere l’equilibrio tra la vita e l’arte, come bilanciare la realtà e i sogni e, in particolare, come gestire in modo equo i tuoi rapporti con l’arte e quelli con le altre persone”, continua il regista. “Con La La Land ho voluto raccontare questa storia usando musica, canzoni e ballo. Penso che il musical sia un genere magnifico per esprimere quell’equilibrio tra i sogni e la realtà”.
“È un film molto romantico, ma c’è anche un senso di malinconia”, dice Hurwitz il compositore delle bellissime musiche . “C’è l’emozione dell’innamoramento e c’è il dolore della separazione, che devono emergere nel loro intreccio”. donatellanesti@libero.it