Derby infuocato, tagliandi destinati ai tifosi del Livorno venduti a quelli del Pisa
9 Aprile 2018
Esplode il caso biglietti. A pochissime ore dall’apertura della prevendita per il sentitissimo derby Livorno-Pisa, in programma sabato 14 aprile allo stadio Armando Picchi, è infatti scoppiata la grana tagliandi, che rischia di accendere ulteriormente gli animi in una sfida già di per sé ad alto rischio.
Ma procediamo con ordine. L’inizio della prevendita per l’infuocato derby toscano è scattato attorno alle 10 di questa mattina, con lunghe code fin dalle prime ore del mattino nelle ricevitorie pisane abilitate alla vendita dei tagliandi per il settore ospiti dell’Armando Picchi. Nel giro di pochissimi minuti, tutti i 1440 biglietti riservati alla tifoseria nerazzurra sono andati polverizzati, grazie alla possibilità di poter acquistare il ticket anche online, tramite il circuito Booking Show. Ed è proprio qui che avviene il “fattaccio”: sembrerebbe infatti che, una volta esauriti i tagliandi messi a loro disposizione, i supporter pisani abbiano iniziato ad acquistare biglietti anche per altri settori dello stadio Picchi, la cui vendita, ricordiamolo, era stata stabilita vietata a tutti i residenti a Pisa e provincia.
Come è stato possibile tutto ciò? Semplice: sembrerebbe che, al momento dell’acquisto del biglietto online, si possa fornire un luogo di residenza non corrispondente a quello reale, aggirando così il divieto sopracitato. Quelle che, inizialmente, erano solo voci, si sono fatte con il passare delle ore sempre più insistenti, fino ad arrivare, nel primo pomeriggio, alla sospensione della vendita online dei biglietti. Una sospensione che sa tanto di conferma: il sistema informatico si sarebbe rivelato essere insufficiente, permettendo alla tifoseria pisana di acquistare biglietti in settori ad essa vietati. Un patatrac, quindi, che rischia di gettare benzina sul fuoco in una sfida già calda ed a forte rischio ordine pubblico.
La speranza, adesso, è che color che hanno violato leggi e regolamenti fornendo informazioni false sul luogo di residenza, vengano immediatamente sanzionati, e che il loro ingresso allo stadio Picchi sia vietato. In caso contrario, significherebbe darla vinta ai soliti furbetti. Ancora una volta.
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