Fidapa in lutto, è scomparsa Maria Giovanna Traversi Alari
23 Ottobre 2022
(Angela Simini) Livorno, 23 ottobre 2022 – Con la stessa determinazione con cui ha operato nella Fidapa Bpw Italy (Federazione italiana donne arti professioni affari, ndr) la socia onoraria Maria Giovanna Traversi Alari ha affrontato una lunga ed estenuante malattia che in questi giorni l’ha sottratta all’affetto della sua famiglia e dell’associazione di cui era colonna portante.
Inconfondibile piglio di donna che va diretta all’obbiettivo e centra l’argomento, Maria Giovanna Alari è stata presidente della sezione Fidapa di Livorno, quindi presidente distrettuale, due cariche di grande responsabilità, che l’hanno portata a misurarsi con vaste realtà e con varie personalità, con le quali ha saputo colloquiare e realizzare progetti di rilievo. Per lei la Fidapa, proprio per il suo serio impegno nella difesa della donna e nel potenziamento del suo ruolo nella società, era un bene primario al quale si è dedicata anima e corpo, senza risparmio anche della sua salute: più che meritata quindi la qualifica di socia onoraria, attribuitale “per aver reso alla Sezione e alla Federazione un eccellente contributo di attività”.
Di due iniziative era particolarmente orgogliosa: in collaborazione con la Federazione nazionale Fidapa e col qualificato impegno della tesoriera Patrizia Fedi Bonciani, ha organizzato a Civitavecchia un convegno sulle donne che svolgono attività nel settore marittimo, settore che all’epoca era quasi esclusivamente appannaggio maschile. Ma l’iniziativa di cui Maria Giovanna andava fiera, e a buon diritto, è stata quella dedicata alla Carta dei diritti della bambina, della quale è stata tra le promotrici. Per maggior chiarezza, dopo la Conferenza mondiale di Pechino del 1995, che denunciò la drammatica condizione delle donne, la Bpw Europa nel 1997 a Reykjavik redasse un documento, appunto la Carta dei diritti della bambina, un enunciato importantissimo dei diritti della donna a partire dalla prima infanzia. La Alari figura tra le promotrici di tale documento, di cui ha curato la valorizzazione e la diffusione.
Di fronte alla malattia che l’ha colpita ha sfoderato di nuovo la grinta e con coraggio ha continuato ad essere vicina alla sezione ed a frequentarla non appena le era consentito. Una grande combattente che ci lascia un esempio di grande dignità.
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