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23 Novembre 2024

La locandina di Full Time (foto fornita da Nesti)

Full Time e Spencer, due pellicole della Mostra di Venezia sbarcano a Livorno


(Donatella Nesti) Livorno, 6 aprile 2022 – Esce nelle sale, anche a Livorno, con il titolo inglese “Full Time” il film francese A Plein Temps premiato alla 78à edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti per la Miglior regia di Éric Gravel e la Miglior interpretazione femminile di Laure Calamy (già protagonista della serie Chiami il mio agente!). La protagonista Julie fa di tutto per crescere i suoi due figli in campagna e mantenere il suo lavoro in un hotel di lusso parigino. Quando finalmente ottiene un colloquio di lavoro per una posizione ambita da tempo, scoppia uno sciopero nazionale che paralizza il sistema dei trasporti pubblici. Il fragile equilibrio che Julie ha creato è messo in pericolo. Così decide di lanciarsi in una frenetica corsa contro il tempo, con il rischio di inciampare. Il film inizia con la protagonista addormentata ma è solo un momento perché al suono della sveglia comincia la corsa concitata della bravissima protagonista alle prese con i figli, il lavoro in hotel a cinque stelle, il colloquio per un nuovo lavoro, l’assenza del marito da cui è separata, lo sciopero dei mezzi pubblici, il tutto accompagnato da una colonna sonora elettronica di Irène Drésel che genera ansia e partecipazione nello spettatore.

”Full Time si svolge durante un enorme sciopero nazionale diffuso in tutti i settori.” dice il regista” Tutto comincia a crollare ovunque, a immagine e somiglianza di ciò che succede alla mia protagonista. Volevo che le lotte individuali e collettive seguissero percorsi paralleli per farci capire gradualmente che sono collegate, che raccontano la stessa storia, che una è la conseguenza dell’altra. Appartiene a una categoria di lavoratori che sono i più vulnerabili, per i quali scioperare o avere una qualsiasi forma di rappresentanza è praticamente impossibile. Mi sono ricordato di come, durante lo sciopero a Parigi nel 1995, ero rimasto molto colpito dal modo in cui le persone che vivevano dentro e fuori Parigi mostravano grande solidarietà e trovavano modi alternativi per muoversi – camminando, facendo l’autostop, aiutandosi a vicenda”. Un film coinvolgente che costringe lo spettatore a tifare per la protagonista anche quando commette errori, ad immedesimarsi nella routine quotidiana di tante donne costrette a correre continuamente ed a inventarsi acrobate del quotidiano.

Sul grande schermo anche “Spencer” in concorso alla 78à Mostra di Venezia, la tragica storia di Lady Diana, la principessa più inseguita e fotografata, l’icona più sfortunata trasformata dal celebre regista Pablo Larrain in una favola al contrario ‘una fiaba da una tragedia autentica’ o una ‘fiaba gotica horror’ come l’ ha definita Paolo Mereghetti del Corriere della Sera. “Spencer” è la storia di una principessa che era entrata nel cuore di una favola ma che l’aveva rifiutata, scegliendo di non diventare regina per non rinunciare a se stessa. Diana coraggiosa e ribelle. Diana che prende in mano il suo destino e rompe tutti gli schemi, rifiuta le liturgie soffocanti di un mondo che l’aveva imprigionata in un sogno fasullo e destruttura il mito della corona. Una donna generosa e amatissima, sofisticata e pop, coraggiosa e vulnerabile, che esce dalla corte reale ed entra nel mito per diventare icona universale ed emblema di modernità. Il matrimonio fra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi da tempo. Malgrado le voci di presunti flirt e di un imminente divorzio, si cerca di preservare la pace in vista delle festività natalizie, tradizionalmente trascorse dai reali nella proprietà di Sandringham. Sono giorni in cui si mangia, si beve, si spara e si va a caccia. E sono i giorni cruciali della scelta non più negoziabile. Perché Diana conosce le regole del gioco ma questa volta ha deciso.

Quest’anno non sarà come gli altri e niente sarà più come prima. “Spencer” immagina ciò che potrebbe essere successo in quei pochi, fatidici giorni. Anche in questo caso è la bravissima Kristen Stewart, candidata all’Oscar, a trasmettere allo spettatore la sofferenza e la ribellione della principessa triste.

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