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24 Novembre 2024

Giuliana Sgrena sul mondo della donna alla Biblioteca Comunale


Livorno, 14 maggio 2018. Giovedì 17 maggio 2018, ore 17,30, alla Biblioteca Comunale Bottini dell’Olio,
Piazza del Luogo Pio, Giuliana Sgrena, scrittrice e inviata de “il Manifesto”, sarà presente al Settimo incontro del ciclo Una realtà carica di violenza, promosso dalla Associazione Evelina De Magistris e dal Teatro Rossi Aperto Pisa, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Dio odia le donne” (Il Saggiatore), dal titolo provocatorio, in cui analizza la visione della donna all’interno delle tre principali religioni monoteiste.
Sgrena ci offre una ricognizione sulle ambiguità e efferatezze delle religioni perpetrate ai danni del corpo e della mente delle donne, una narrazione della ricerca da lei compiuta, intrecciando vicende autobiografiche con le sue molteplici esperienze di storica inviata de “il manifesto”(nella foto).
Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d’accordo. Ogni donna sarà etichettata come figlia di Maria o figlia di Eva: la donna è l’origine del peccato, la tentatrice che seduce e porta alla perdizione. E allora la religione, alibi del patriarcato, serve per opprimere e sconfiggere, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio; e allora serve un dio maschio, un figlio di dio maschio, un profeta maschio, sacerdoti maschi. Norme, tradizioni e costumi hanno l’unico scopo di perpetuare il controllo sociale sulla donna, spesso grazie alla sua pia connivenza, ancora più spesso attraverso l’assuefazione alla violenza. Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne. Da fenomeni estremi come l’infibulazione “faraonica ” e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d’onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l’ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell’abbigliamento. Giuliana Sgrena risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la la subalternità della donna al “primo sesso”. Per “il manifesto” è stata, come inviata di guerra in Medio Oriente, Somalia, Algeria, Afghanistan e Iraq. Collabora, tra l’altro, con RaiNews24, il settimanale tedesco Die Zeit”, la radio della Svizzera italiana e riviste di politica internazionale. Ha pubblicato Fuoco amico (2005), Il prezzo del velo. La guerra dell’Islam contro le donne (2008) e Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq (2010), tutti per Feltrinelli.
Per saperne di più: http://www.evelinademagistris.it/evento/dio-odia-le-donne/