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23 Novembre 2024

Un'edicola chiusa

La notte delle edicole, il 17 ottobre il grido d’allarme dei distributori di giornali


(Redazione) Livorno, 16 ottobre – Per domani, nartedì 17 ottobre, il Si.Na.G.I. ha organizzato a livello nazionale la “Notte delle edicole”. Anche a Livorno, così come in ogni città del Paese, a partire dalle ore 21 un’edicola resterà con le luci accese. L’edicola in questione è quella di Paolo Toriani, situata in Largo Vaturi (quartiere Fabbricotti). Invitiamo tutti ad essere presenti: amministratori pubblici, editori, distributori, giornalisti, e tutti i cittadini che vorranno con la loro presenza, sostenere e ribadire il ruolo di servizio fondamentale delle edicole nel territorio.

A partire dalle ore 21 noi saremo là, con le luci accese, nella speranza di poter dialogare con chi ha a cuore l’informazione pubblica e con chi ha cuore che in ogni quartiere rimanga aperto un presidio di informazione che può esser garantito solo da un’edicola.

La situazione che si è venuta a creare nella filiera editoriale nell’ultimo decennio impone una svolta decisa ed un cambio di rotta, anche alla luce del totale disinteresse degli editori ad affrontare i problemi che a oggi è una rete dedicata.

Il Si.Na.G.I. nazionale ha deciso avviare un percorso di iniziative per garantire un futuro alla categoria.

Richieste alla filiera editoriale:

dieci centesimi per ogni pubblicazione consegnata in edicola;

definizione delle regole e delle modalità per le garanzie che i distributori locali richiedono, in modo da essere coerenti con la reale esposizione della rete di vendita nei confronti dei distributori stessi;

definizione delle modalità di consegna e resa delle pubblicazioni, superando l’abuso di posizione dominante che si sta attuando su tutto il territorio nazionale da parte dei diversi attori della filiera, nei confronti dei giornalai.

Richieste al Governo e al Parlamento:

credito d’imposta strutturale;

bonus per il sostegno ad una editoria diffusa su tutto il territorio nazionale, finanziato dal fondo per l’editoria con una dotazione di almeno 25 milioni di euro;

l’inserimento del lavoro in edicola tra i lavori usuranti;

una nuova rottamazione delle licenze con accompagnamento alla pensione dei giornalai, sul modello dell’anticipo di pensione che hanno ottenuto le aziende editoriali, anche finanziato dal fondo per l’editoria;

favorire norme che portino i Comuni a concedere il cambio della destinazione d’uso dei chioschi, in modo che le attuali edicole possano lavorare creando una prospettiva certa alle famiglie impegnate in quelle attività.

Un altro importantissimo momento di confronto è stato programmato con l’organizzazione di una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 21 novembre, a edicole chiuse al fine di favorire la partecipazione. Anche in questo caso inviteremo al confronto il Governo, i Parlamentari, i partiti politici oltre che agli editori, e ai distributori nazionali e locali.

“Il momento è ora”, commenta in conclusione il segretario di categoria, Daniele Domenici.

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