Lavoro: Grandi Molini Italiani e Aferpi vertenze in salita
31 Marzo 2017
Livorno – 31 marzo. Incontro questa mattina in prefettura tra prefetto Anna Maria Manzone e sindacati su due impegnative vertenze dalla realtà territoriale: Gmi,Grandi Molini Italiani, la cui proprietà ha chiesto la cessazione dell’attività e in seguito a lunghe trattative e per l’opposizione sindacale una modifica sulla realtà occupazionale in merito alla richiesta iniziale di licenziamento dei 45 dipendenti, e la Aferpi-ex Acciaierie Lucchini di Piombino,di cui si è pure affrontato la questione, dove nell’incontro di ieri pomeriggio al ministero dello sviluppo industriale la proprietà algerina non ha presentato il piano di sviluppo e l’incertezza di sindacati e lavoratori si è trasformata in forte prelccupazione. Sulla Grandi Molini Italiani la prefettura ha chiesto un tavolo regionale e nazionale. Già ieri l’onorevole Anna Maria Rocchi, deputata livornese dle Pd, ha presentato il Parlamento un’interrogazione scritti in cui ha illustrato la vertenza nei dettagli, e chiesto che si eviti la chiusura della struttura e che la vertenza sia affrontata in sede romana. Oggi da parte dei lavoratori e dei sindacati ci sono stati un presidio davanti al Palazzo del Governo, la proclamazione dello stato di agitazione e l’annuncio di uno sciopero dell’intera categoria da parte dei sindacati.
Sulle acciaiierie di Piombino la situazione si è aggravata per la mancanza delle certezze sulle strategie future, che allungano i tempi di rientro dei lavoratori in cassa integrazione. L’Aferpi, gruppo Cevital, come sperato dal ministero. non ha presentato il piano industriale, pur avendo confermato gli impegni nei giorni scorsi al ministro Calenda sulla realizzazione del progetto.
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