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22 Novembre 2024

Le Maschere sfidano Mascagni, torna al Goldono la famosa opera del compositore livornese


(Angela Simini) Livorno, 8 febbraio 2023 – “Saranno le Maschere, questa volta, a sfidare Pietro Mascagni”. Giocando sul titolo della famosa opera del compositore livornese, Mario Menicagli, direttore Cda della Fondazione Goldoni, ha annunciato il ritorno di questa brillante opera sulle scene livornesi, esattamente il 10 e l’11 febbraio, ore 20.00, dopo 20 anni di assenza, dal 2001 cioè quando l’edizione del Centenario fu data alla Gran Guardia.

Tante le novità di questa edizione, interamente prodotta dalla Fondazione Goldoni : la collaborazione della Fondazione del Carnevale di Viareggio, che compie 150 anni, la disposizione di alcune istallazioni davanti al teatro, tra cui il Carro dei Quattro Mori, l’invito a partecipare alla prima dell’opera mascherati o con le mascherine sul viso, un largo coinvolgimento delle scuole : il Niccolini Coreutico, il Comprensorio Carducci, la Scuola di Musica Clara Schumann di Collesalvetti, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, il Coro Springs Time. Due i registi, Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi, due attori del teatro di prosa, di origine siciliana, provenienti cioè dalla terra che ha avuto il teatro nel sangue, dalla terra dei pupi, dalla terra di Pirandello. “Vogliamo far rivivere la commedia di tradizione – hanno dichiarato – e portare in giro l’italianità, noi stessi . Ci proponiamo di abbattere la quarta parete, far vivere le maschere e farle diventare personaggio”.

Le Maschere debuttarono il 17 gennaio 1901 contemporaneamente in sette teatri (Costanzi di Roma, Scala di Milano, Carlo Felice di Genova, Regio di Torino, Fenice di Venezia, Filarmonico di Verona e San Carlo di Napoli ) con esito incerto, nonostante la cura del compositore che volle in ogni orchestra musicisti diplomati. Il successo arrivò nel 1908 quando sul podio del Goldoni salì a dirigere lo stesso Mascagni. Anche questa partitura, come del resto tutte le precedenti, rivela un compositore versatile, grande sperimentatore, volto al nuovo e al vecchio, alle suggestioni europee della musica del Novecento e, contemporaneamente, al recupero della tradizione. Le Maschere ne sono un esempio tangibile. Quella che andremo ad ascoltare è una edizione più snella e scorrevole, in quanto lo stesso Mario Menicagli che la dirigerà tale l’ha resa servendosi della collaborazione di due esperti mascagnani come Nedo Rossi e Fulvio Venturi. Ricordiamo che Mario Menicagli annovera al suo attivo la direzione di Cavalleria Rusticana, L’amico Fritz, Silvano, Amica, Pinotta, Messa di gloria e Il piccolo Marat.

Novità anche nella messinscena, nel ruolo dell’impresario Giocadio che compare sul palco per assegnare le parti agli attori, si alterneranno i due registi Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi (che firmano anche costumi e scene), che si sono proposti di far risaltare i canoni della Commedia dell’Arte e gli espedienti teatrali che saranno poi sviluppati da Pirandello nelle sue opere. Anche in questo Mascagni si rivela precursore del teatro moderno, del quale aveva dato una anticipazione in Iris, nel teatrino delle marionette. Vediamo il cast: sul podio Mario Menicagli alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Goldoni, quest’ultimo preparato dal Maestro Maurizio Preziosi. Vladimir è il ricco proprietario Pantalone de’ Bisognosi, sua figlia Rosaura è Silvia Pantani che si alterna con Valentina Corò, Florindo, nel ruolo dell’innamorato è Matteo Falcier. Ed ancora Giacomo Medici, Rachele Barchi, Irene Bonvicini, , Marco Miglietta, Min Kim, il livornese Didier Pieri, Massimo Cavalletti. Light designer Michele Rombolini.

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