Livorno, il futuro, la piattaforma Europa, Piombino e l’acciaio
30 Luglio 2018
(Massimo Masiero) Livorno, 30 luglio 2018. Le dichiarazioni dell’assessore Alessandro Aurigi sul piano strutturale approvato a maggioranza in Consiglio Comunale non fanno una grinza, e sarebbero da considerare coraggiose anche alla luce delle ultime prese di posizione delle maggiori associazioni e organizzazioni industriali, commerciali e artigianali della città, che invece lo hanno considerato come un’occasione perduta sul dibattito da innescare, che è mancato e che poteva essere momento di confronto approfondito sul futuro della città. Due i punti significativi più attesi e controversi: l’ospedale, su cui il sindaco ha dichiarato che per l’ampliamento e l’ammodernamento si potrà utilizzare l’area ex Pirelli e le aree a destinazione industriale su cui si interverrà sulla base delle varie esigenze che sorgeranno in futuro. In un recente rapporto sulla situazione economica della provincia di Livorno, redatto dalla Camera di Commercio, intanto è stata rilevata la continua tendenza negativa riguardante il numero delle aziende, che sono in continua diminuzione. I segnali non sono incoraggianti anche se è da considerare positivamente la notizia giunta dal porto. E’ stata infatti aggiudicata, la gara per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria relativi alla progettazione preliminare e definitiva delle opere marittime di difesa e dei dragaggi previsti nella nuova prima fase di attuazione della Darsena Europa (foto sopra) compreso lo studio e la valutazione di impatto ambientale. Se la sono aggiudicata il raggruppamento temporaneo di impresa composto da F&M Ingegneria S.p.a.; Haskoning-DHV Nederland; HS Marine S.r.l. e G&T S.r.l., che ha presentato la migliore offerta tecnico economica. Dopo le verifiche e i controlli di legge si perfezionerà l’affidamento con la stipula del contratto, informa l’Autorità Portuale. E’ un ulteriore passo avanti per la realizzazione di un’opera, attesa da tempo e che non ha mancato in passato di suscitare anche polemiche e perplessità perché considerata eccessiva, causa di cementificazione incontrollata e di possibili infiltrazioni malavitose in una città, che sembra ancora essere alla ricerca della sua identità socio-culturale. La provincia intanto fa un passo avanti decisivo a Piombino, dove l’indiano Jindal ha acquisito dall’algerino Rebrab le acciaierie ex-Lucchini,(foto a sinistra), che visiterà domani e incontrerà sindacati e autorità. Il piano presentato per il rilancio anche occupazionale è concreto. E le banchine del porto piombinese potenziato, profonde e accessibili a grandi navi, si apprestano a ricevere i carichi di materiale provenienti dai centri industriali della Jindal South wst e di altre parti del mondo, in un momento delicato per la realtà dell’acciaio italiano.
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