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27 Dicembre 2024

L'assessore Simone Lenzi con gli autori Marco Ceccarini e Paola Ricci di

Ricordi diversi, l’ebook presentato a Effetto Venezia: “Un Coccioli inedito e il suo rapporto con Livorno”


(Camelia Ceccarini) Livorno, 23 agosto 2020 – Una bella serata dedicata a Carlo Coccioli e al suo controverso rapporto con Livorno, città natale amata ed allontanata, dove alla metà degli anni Novanta fece il tentativo di tornare, salvo poi lasciarla definitivamente per concludere la sua vita, nell’agosto 2003, nella rarefatta Città del Messico.

Una serata, quella di ieri sera, sabato 22 agosto, introdotta dall’assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, che ha reso merito agli autori dell’ebook “Ricordi diversi”, Marco Ceccarini e Paola Ricci, per aver focalizzato l’attenzione sullo “scrittore assente”, come ebbe a definirlo Pier Vittorio Tondelli, privilegiando il rapporto con Livorno, dove nacque esattamente cento anni fa, nel maggio 1920, da padre tarantino di origini greche e madre livornese di origini ebraico sefardite nella cui parentela vi era stato anche Amedeo Modigliani, come ha rivelato Marco Ceccarini durante la serata ad Effetto Venezia.

Entrambi gli autori hanno avuto il modo di conoscere e frequentare Coccioli, di esserne stati amici, quando lo scrittore tornò a Livorno assieme al figlio adottivo Javier per tentare un improbabile ritorno alle origini. Coccioli, che già abitava in Messico dal 1953, ebbe casa sugli scali delle Ancore alla metà degli anni Novanta, dove visse tra il 1994 e il 1995.

“Quello che viene raccontato in queste pagine è un Coccioli inedito, alle prese con la quotidianità e con la voglia di riscoprire la città di sua madre”, ha sottolineato Marco Ceccarini. “Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di intervistarlo a più riprese, di essere ospite molto spesso a casa sua e di aver partecipato ai chiacchiericci a tema libero che organizzava. E’ stata per me, quella, una straordinaria esperienza culturale e formativa”.

“Io ho amato Coccioli”, ha affermato invece Paola Ricci. “E’ stato il mio maestro. Prima che mi rispondesse, gli avrò scritto migliaia di lettere, ma alla fine ho potuto conoscerlo e diventarne amica”.

Marco Ceccarini e Paola Ricci con Gloria Benini e Francesco Belais (foto Piscitelli)

Il volume, edito da Articolo 21 di Livorno, porta la prefazione di Francesco Belais, ex assessore alla Cultura, che ha raccontato di quando decise di conferire la Livornina d’Oro alla sua memoria, e la postfazione di Gloria Benini, insegnante e scrittrice, esperta di Letteratura italiana.

“Ricevetti una telefonata da Paola che mi chiedeva se potevo scrivere un articolo su Coccioli in prossimità del centenario della nascita”, ha spiegato Marco Ceccarini, che fa il giornalista. “Mancavano una ventina di giorni alla data, che è il 15 maggio. Sono andato oltre rispetto alla richiesta di Paola. In venti giorni ho organizzato e pianificato la pubblicazione di questo ebook, che è uscito poi il 16 luglio. Sono soddisfatto perché è stato il modo di rendere omaggio alla disinteressata amicizia che nacque e si sviluppò tra noi a dispetto di molteplici differenze che avrebbero potuto dividerci”.

“Quello che volevamo fare è proprio rendere omaggio e valorizzare la figura di Coccioli, dal momento che sia io che Marco abbiamo avuto modo di conoscerlo, frequentarlo ed apprezzarlo”, ha chiosato Paola Ricci. “Quella di stasera, per me, è una serata straordinaria. E’ il necessario tributo per la riscoperta o la scoperta di questo grande autore”.

Francesco Belais e Gloria Benini non sono stati scelti a caso. Si tratta di persone che sono state in grado di arricchire le testimonianze di Marco Ceccarini e di Paola Ricci mettendo l’accento il primo sulle questioni dell’omosessualità e dei diritti e la seconda inquadrandolo nell’alveo letterario del Novecento. Ne è uscito, come evidenziato ieri sera, un volume piacevole, ricco, completo nella sua proposizione di argomenti a favore del necessario “riappropriarsi” di questo grande autore da parte della cultura italiana e della città di Livorno che gli dette i natali.

Sarebbe molto bello se questo ebook (clicca questo link per scaricare gratuitamente il libro) avesse presto un’edizione cartacea. La speranza è che a pubblicarla sia il Comune di Livorno, che già ha reso omaggio a Coccioli in occasione del centenario nonostante il lockdown, in modo da valorizzare ulteriormente questo suo figlio, cittadino del mondo, che tra i desideri che aveva c’era anche quello di vedere il proprio nome in una lapide al Femedio di Montenero assieme ai livornesi che hanno nobilitato la propria città natale.