Senegalesi, Tavoli delle Religioni e della Laicità: lettera al Sindaco
22 Settembre 2018
I circoli Luigi Einaudi, Giuseppe Emanuele Modigliani, l’associazione Livorno delle Diversità e l’Unione d Atei e Agnostici Razionalisti hanno consegnato, ieri 21 settembre, una lettera al sindaco Filippo Nogarin sull’incontro odierno, al PalaModigliani, che festeggia il Goudi Khassaidi, la notte del canto dei detti del profeta: una notte e un giorno in cui uomini, donne e bambini, per lo più senegalesi ma non solo, si ritroveranno a recitare, cantare e ascoltare componimenti poetici in lingua araba.
Ecco il testo della lettera: “Caro Signor Sindaco, La disturbiamo perché colpiti dalla notizia odierna che sabato 22 settembre il Comune di Livorno prenderà parte tramite il Tavolo delle Religioni all’incontro nazionale delle Comunità Senegalesi al Palazzo Modigliani. La presenza del Comune all’evento è del tutto opportuna, mentre riteniamo non corretto realizzarla tramite il Tavolo delle Religioni”.
“Tale organismo fu inventato nel 2006 dalla Giunta in un‘ottica ecumenica estranea in generale
ad una logica civile e in particolare alla reale tradizione di Livorno. Continuare ad attribuire
rilievo a quell’organo, addirittura facendone il rappresentante municipale in un evento
nient’affatto religioso, non corrisponde all’impegno della Sua Amministrazione di rendere i
cittadini, nel rapporto con le istituzioni, liberi da qualsiasi intermediario”.
“Da tempo abbiamo segnalato all’ Amministrazione l’opportunità di far nascere un Tavolo della
Laicità per costruire relazioni pubbliche fondate sulla partecipazione attiva del cittadino
sovrano. E dunque pienamente rientrante nei compiti istituzionali del Comune e nel rispetto
delle convinzioni da Lei espresse in favore delle istituzioni laiche pluraliste. Mentre il Tavolo
delle Religioni fa intendere che i credi abbiano un ruolo pubblico civile nelle scelte. E si
mostra nei fatti, un arretramento anche rispetto alle ambiguità concordatarie, che comunque
individuano una struttura dei rapporti civili di tipo laico con al centro il cittadino senza
bisogno di autorità intermediarie. Dunque, il Tavolo della Laicità è un arco di volta per
relazioni pubbliche fondate sulla libertà di credo e sulla partecipazione attiva dei cittadini
diversi e sovrani”.
“Auspichiamo che negli ultimi mesi del Suo mandato, Lei voglia costituire il Tavolo della
Laicità, che – anche solo aggiunto all’altro – sarebbe obiettivamente un passo rilevante verso
l’autonomia del cittadino. Con i migliori saluti
Firmato: Riccardo Voliani (C. Einaudi), Luciano Iacoponi (C. Ge Modigliani)
Raffaello Morelli (Livorno delle Diversità). Lina Sturmann (UAAR Li)
(Nella foto: veduta esterna del PalaModigliani)
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