Una crisi disumana

25 Agosto 2019

(Donatella Nesti) Livorno, 25 agosto 2019 – “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. E’ tempo di morire”.

E’ questa l’indimenticabile e struggente frase che il replicante Roy Batty nel film “Blade runner” diretto da Ridley Scott ed ispirato al romanzo “Il cacciatore di androidi” di Phlip K. Dick pronuncia prima di morire. Si dice che quando il compianto Rutger Hauer recitò la scena, la troupe cinematografica applaudì e alcuni persino piansero, per la potenza del monologo in punto di morte combinata con la fine di estenuanti riprese.

Ho ripensato a questa frase seguendo l’assurdo ed incomprensibile diario della crisi politica in atto che rischia di far precipitare il nostro Paese in un baratro ancora più profondo. Una sfilata di presunti maschi ‘alfa’, eccetto poche eccezioni, in giacca e cravatta nella calura estiva, si sono ‘confrontati’ come galli nel pollaio non pensando ai problemi dei cittadini ma esclusivamente al tornaconto personale e al mantenimento delle poltrone.

Non si è visto in questa crisi uno spiraglio di umanità, un pensiero ai disoccupati, ai licenziati delle aziende, ai terremotati, agli alluvionati, ai pensionati ridotti all’accattonaggio, alla cattiveria che si sfoga sui social, alla emergenza del fenomeno migratorio, all’ambiente devastato dal surriscaldamento globale, a tutte le persone che soffrono e magari si rifugiano nell’alcol e nella droga. Niente di tutto ciò, tranne un elenco di ‘buone intenzioni’ future e promesse che sembrano il libro dei sogni celando la vergognosa bulimia di potere e la rissa per le poltrone e gli incarichi.

Abbiamo dunque bisogno di un nuovo non-umano come Roy per insegnarci un briciolo di umanità?